Molti utenti da sempre attenti, beccano multe salate proprio nelle ZTL, tutto questo fa rabbia. Ma finalmente a quanto pare a partire da ora, l’ingresso in aree a traffico limitato non è più soggetto a multe.
Questo non sarà valido soltanto per i residenti o per i lavoratori ma anche per gli studenti e coloro che hanno l’abitudine di spostarsi in macchina anche se per pochi metri o km.
Da ora in poi non si dovranno più temere le multe per le ZTL perché sono entrate in vigore delle nuove norme che dal primo ottobre 2022, cambiano le carte in tavola. Ovviamente il provvedimento non riguarda tutti i veicoli. Per questo è consigliato informarsi, in modo tale da sapere come regolarsi per non sbagliare.
Cosa cambia e dove per quanto riguarda le ZTL
Almeno per il momento tutto cambia in una sola zona d’Italia, si tratta di una città metropolitana del Nord Italia, Milano. In particolare stiamo parlando dell’area C. Nel nuovo provvedimento si parla di alcune vetture che possono accedere gratis alla ZTL pagando il ticket di 5 euro. Un’auto che non possiede il biglietto, non può entrare. Nel caso in cui dovesse comunque farlo, rischia di prendere una multa.
Tra gli esenti dal pagamento e che quindi possono accedere gratis ci sono auto che non superano le emissioni di CO2 stabilite, ovvero 100 g/km. Si tratta ovviamente soltanto delle plug-in hybrid e delle auto elettriche. Invece le mild e le full hybrid risultano, soggette al pedaggio. Si tratta del pagamento di un solo euro che consente di evitare multe salate.
Le utilitarie mild hybrid, per esempio la Fiat 500 o la Fiat Panda, pagano il pedaggio. I Suv full-hibryd no. Tutto questo a primo impatto può sembrare un paradosso, ma è il regolamento per le emissioni, che non lascia posto a dubbi. Le berline di lusso, avranno la possibilità di accedere alla zona interessata.
Passaggio alle utilitarie limitato
Per la prima volta nella storia quindi viene limitato il passaggio alle utilitarie e alle auto di più vasta cilindrata. I nuovi modelli di auto, dovranno contenere quanto più possibile le emissioni di anidride carbonica, per poi procedere verso un adeguamento sul piano normativo. Ma tutto questo è problematico.
A stupire ad ogni modo è il fatto che le modifiche nelle ZTL e l’adesione al nuovo regolamento siano arrivati da una grande metropoli, il cuore pulsante del commercio e dell’industria. Adesso chissà quali saranno le altre città metropoli o non, a seguire l’esempio di Milano, adeguandosi ai nuovi parametri.