Yamaha delusa ed in difficoltà. Lin Jarvis non risparmia qualche bacchettata agli ingegneri di Iwata. Il campionato MotoGP 2022 è già da buttare?
Il primo Gran Premio della stagione 2022 ha dato una prima risposta chiara: Yamaha è decisamente in difficoltà. Il campione MotoGP in carica Quartararo ha cercato di limitare i danni, ma le differenze rispetto alle altre case sono state fin troppo evidenti. La casa dei tre diapason le ha prese da tutti ed è tornata a casa con la coda tra le gambe, masticando amaro. Certo ci si attendevano alcune problematiche, come aveva anticipato Massimo Meregalli, ma una disfatta del genere è decisamente difficile da mandare giù. L’ha detto diplomaticamente il pilota francese, ha rincarato la dose invece Lin Jarvis, che non ha nascosto la sua delusione.
Una doppia vittoria nei due eventi qatarioti della stagione 2021, mai in lotta per il podio nel 2022. Così decisamente non va e in Yamaha lo sanno. “Tutti i nostri rivali sono decisamente migliorati” ha sottolineato Lin Jarvis, bacchettando apertamente gli ingegneri della casa di Iwata. “Non sono riusciti ad ottenere il miglioramento al motore che ci serviva” ha continuato in un’intervista a Speedweek. “Sapevamo che ne avremmo avuto bisogno… Invece ci siamo fermati.” E non sono previste soluzioni: la specifica è già stata approvata prima dell’inizio della stagione e lo sviluppo quindi è congelato fino a fine anno. Si può lavorare su qualche dettaglio quindi, ma ci vorrà tempo ed in ogni caso le grosse difficoltà già rilevate non spariranno.
E ora che si fa? Per prima cosa si pensa alla tappa in Indonesia, al via in questi giorni. “I test sono andati bene, sembra una pista più adatta alla Yamaha” ha dichiarato Jarvis. Con la speranza anche di evitare un’altra grave problematica, ovvero la pressione delle gomme schizzata alle stelle dopo appena due tornate. Un’ulteriore difficoltà dovuta sempre ai progressi mancati a livello di motore. Una situazione davvero ben diversa dalle aspettative per chi voleva disputare una stagione da protagonista, difendendo così il titolo piloti conquistato con Quartararo l’anno scorso. È presto per parlare già di sconfitta? Le parole dei vertici Yamaha e degli stessi piloti però lasciano davvero poche speranze. Al momento non appaiono davvero come gli uomini da battere… Qualche aggiornamento a livello di carena ci sarà, ma stiamo parlando della tappa al Mugello, ovvero fine maggio! Due mesi in cui tutti gli altri rivali possono già fare la voce grossa, oltre al fatto che, come detto, non sarà una vera soluzione. Serve un vero miracolo per Yamaha.