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Auto

Volkswagen T-Roc, il crossover fuori dal gregge

Volkswagen è una di quelle case automobilistiche che cerca di rimanere sempre molto ancorata alla tradizione delle sue auto e di non creare modelli che risultino fuori le righe o che siano troppo distanti dalle sue linee guida.

Stavolta, però, ha deciso di rischiare inserendosi in un segmento che sta a metà tra Golf e Tiguan, un segmento davvero molto ricco di concorrenti che riescono a vendere tanto, pensiamo a Fiat 500x, Renault Captur e alle nuove uscite Kia Stonic e Hyundai Kona. I designer e gli ingegneri tedeschi, hanno avuto la possibilità di essere più liberi nella progettazione e quindi di creare un modello che si avvicinasse molto ai giovani e che fosse tecnologicamente avanzata ma anche comoda.

La T-Roc ricorda un po’ l’Audi Q2, anch’essa un modello non tradizionale, ma probabilmente ha un design più apprezzato e più armonioso. Un’auto che vuole essere un crossover ma che grazie alle linee del tetto riesce ad avere quell’atteggiamento da sportiva che sicuramente catturerà un pubblico giovanile; linee tese e passaruota importanti contribuiscono a renderla massiccia alla vista, pur mantenendo delle misure da città. L’aria giovanile la si respira anche all’interno dove troviamo un abitacolo non banale con un alternarsi di plastiche colorate (abbinate alla carrozzeria esterna) e linee tese rivolte verso il guidatore.

Proprio all’interno troviamo la rottura con il passato, infatti non vi è la presenza di plastiche morbide caratteristiche della casa tedesca; una scelta coraggiosa ma che viene giustificata dall’uso delle medesime plastiche sulle concorrenti più vendute. Chi sceglie questo tipo di auto non è più attento, come una volta, alla morbidezza della plancia o della portiera piuttosto, si predilige una tecnologia all’avanguardia, connettività e un design moderno. Ovviamente queste plastiche sono sì rigide, ma di bell’aspetto e assemblate con cura come casa Volkswagen vuole, probabilmente avremmo preferito un minimo di morbidezza nelle zone dove si viene a contatto quotidianamente come la parte del poggia braccio sulle portiere.

Un prezzo d’attacco di poco più di 22.000 euro per avere un 1.0 benzina da 115 CV, mentre per avere un diesel il prezzo lievita a 30.000 in quanto per ora c’è soltanto un 2.0 TDI da 150 CV, fortunatamente arriverà presto anche un 1.6 TDI che sarà il motore più scelto dagli italiani. Un progetto davvero pensato per mettere i bastoni tra le ruote alle concorrenti, ma non è detto che molti clienti non la preferiscano a GOLF o TIGUAN.

Antonio Marino