Vespa Primavera si rinnova per i 50 anni

Vespa Primavera celebra i suoi primi favolosi 50 anni. La prima versione di quello che sarebbe diventato un classico intramontabile arrivò sul mercato nel 1968 e fu una rivoluzione: piccola, agile e spinta da un motore brillante. Primavera mise le ali a più generazioni e rimase ininterrottamente in produzione fino al 1982, diventando un modello mitico ma anche uno dei più clamorosi successi commerciali nella storia di Vespa.

Oggi Vespa Primavera fa propri tutti i valori che, mezzo secolo fa, ne decretarono il successo. Giovane, innovativa, tecnologicamente all’avanguardia, agile e dinamica, attenta alla salvaguardia dell’ambiente. Lei è protagonista del proprio tempo, ereditando tutta la freschezza e la gioia di vivere della sua progenitrice.

Per il 2018 Vespa Primavera si migliora ancora con una serie di aggiornamenti che ne accrescono la comodità, la sicurezza e ne rinnovano lo stile. La novità più importante arriva dalla dimensione dei cerchi ruota: realizzati in lega di alluminio e contraddistinti da un inedito design a cinque razze, ora sono entrambi da 12” raggiungendo così il maggior diametro nella storia di Vespa. Ne derivano più stabilità, più sicurezza, maggiore tenuta su tutti i fondi e in tutte le condizioni di strada. La sicurezza attiva cresce anche grazie alla tecnologia di illuminazione LED ora adottata sia dal faro anteriore sia dalla fanaleria posteriore.

Diventano di serie il Bike Finder e il comando di apertura a distanza della sella, inoltre beneficia di ulteriori interventi che ne rinnovano la linea distinguendola così dalle versioni precedenti. Sono infatti nuove la tipica “cravatta” che caratterizza il frontale e la cresta cromata sul parafango anteriore. La nuova Primavera è disponibile nelle cilindrate di 50 cc, 125 e 150, motori di ultima generazione a quattro tempi dalle prestazioni elevate e consumi di carburante contenuti. Per celebrare così i 50 anni questo modello vuole ancora raccontare qualcosa alle nuove generazioni e strizzare un occhio alle vecchie toccandoli soprattutto nella nostalgia.

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