Vendite Alfa Romeo: crisi nera nel 2020 ed il 2021 sarà uguale

Il piano industriale di Alfa Romeo del 2015 aveva pronosticato l’obiettivo di raggiungere le 400 mila unità vendute entro il 2018. In quella data erano a listino per la Casa del Biscione i modelli Mito, Giulietta e 4C. Di lì a breve si sarebbe aggiunta la Giulia. Il rilancio doveva passare per i nuovi propulsori a 4 ed a 6 cilindri e per la sinergia con il brand Ferrari. Inoltre entro il 2018 sarebbero dovuti arrivare ben 8 novità entro il 2018, tra cui due o tre suv, la nuova Giulietta ed una maxi berlina.

Niente di tutto ciò. Il piano industriale del 2015 si è letteralmente squagliato come neve al sole. Nuove promesse sono poi arrivate nel 2018. L’ultima pianificazione aziendale targata Sergio Marchionne aveva spostato il traguardo delle 400 mila unità commercializzate nel 2022. Inoltre sempre entro questa data ci saremmo dovuti aspettare la nuova Giulietta, le versioni ibride della Giulia, un nuovo maxi suv oltre alla Stelvio e ben due sportive. La GTV e la 8C.

Tante buone nuove che sono state spazzate via dalla crisi Covid-19 e da un taglio degli investimenti per la Casa del Biscione.

Il tutto si è tradotto con una crisi delle vendite senza pari. Basti pensare che il 2020 si è concluso per Alfa Romeo con coli 62 mila esemplari commercializzati nel mondo. Di questi, solo 36 mila sono stati venduti in Europa. Pensare che se l’obiettivo delle 400 mila unità nel 2022 doveva essere rispettato, il 2020 si sarebbe dovuto chiudere oltre quota 300 mila.

Insomma il rosso si fa sempre più pesante e per il 2021 non arrivano notizie incoraggianti. I modelli in commercio dai 3 del 2020 sono scesi a 2. La Giulietta ha alzato bandiera bianca. Rimangono solo Giulia e Stelvio che, nonostante il restyling a cui dovrebbero essere sottoposte quest’anno, potranno fare ben poco rispetto alla concorrenza. Gli altri brand premium innovano e lanciano novità. Alfa Romeo è invece ferma, immobile e poco propensa a cambiare.

Ci vorrebbero modelli, idee, varianti di carrozzeria, motori ibridi. Insomma una strategia di marketing ben distante da quella odierna. Speriamo che Stellantis spazzi via presente e passato e ponga le basi per un futuro florido fatto di promesse reali e non di parole al vento. Gli appassionati del brand stanno aspettando una vera svolta da ormai troppi anni. Se ne riparlerà nel 2022 per assistere ad una rinascita.

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