Razlan Razali svela un curioso retroscena su Valentino Rossi. Il campione vittima di una maledizione che ha sortito l’effetto contrario.
Valentino Rossi e il team Petronas SRT di Razlan Razali non hanno mai legato fino in fondo, sin dalle prime trattative per l’accordo. Yamaha doveva liberare un angolo di box per fare posto al giovane asso vincente Fabio Quartararo che si era distinto proprio nel team satellite. Il Dottore ne ha fatto le spese, la Casa di Iwata aveva visto giusto: il pilota francese si è confermato campione, per il veterano di Tavullia non restava altra alternativa che approdare nel team di Razali.
Sin dalle prime trattative la collaborazione si preannunciava difficile. La squadra del manager malese ha imposto alcune condizioni, a cominciare dal taglio di alcuni suoi storici collaboratori come Alex Briggs e Brent Stephens. Prendere o lasciare. Valentino Rossi ha dovuto sacrificare una parte del suo staff pur di avere un ultimo tentativo di assalto al podio della MotoGP. Ma i risultati sono venuti meno, al punto di dover dire addio al Mondiale in una conferenza tenutasi al rientro dalla pausa estiva, e dopo un lungo in periodo di riflessione, alla vigilia del GP di Stiria.
Valentino Rossi più forte della maledizione
In una puntata del documentario ‘MotoGP Unlimited‘ Razlan Razali racconta un curioso episodio risalente al 2005. Valentino Rossi, nel pieno della sua età d’oro, teneva un test precampionato in Malesia con la sua Yamaha M1. Razali gli andò incontro per chiedergli un autografo, ma il campione pesarese gli passò davanti ignorandolo completamente. “Alzai gli occhi al cielo e gli lanciai una specie di maledizione, augurandogli di non essere mai più campione del mondo. Da quel momento ho perso interesse per lui“.
A distanza di quindici anni le loro strade si sono nuovamente incrociate. A Razali si è presentata l’occasione di averlo in squadra. Una possibilità quasi surreale, dal momento che non capita tutti i giorni un nove volte campione del mondo che migra da un team factory ad una squadra satellite. “E’ la vita, è il karma… Ma lui tutto questo non lo sa, non gliel’ho mai raccontato“.
Purtroppo il matrimonio è finito dopo una sola stagione: nel 2021 Valentino Rossi ha collezionato appena quattro top-10. La miglior alternativa era mettere la parola fine ad una lunga e prestigiosa carriera durata ben 26 anni e che ha portato alla vittoria di nove titoli iridati, 199 podi in classe regina. Fortunatamente la maledizione malese non ha centrato l’obiettivo, anzi: il campione d Tavullia diventò campione del mondo proprio nella stagione 2015 per la settima volta, seguirono i titoli nel 2008 e 2009.