Yamaha correrà nella stagione MotoGP 2023 soltanto con due moto. Nei piani della Casa giapponese c’è Valentino Rossi.
Yamaha correrà solo con due moto nella stagione MotoGP 2023, dopo la separazione dal team satellite RNF di Razlan Razali. Il manager malese ha deciso di cambiare costruttore, contando su un’offerta più producente da parte di Aprilia e Massimo Rivola, che gli ha offerto (probabilmente) un contratto 2-2, un biennale con possibilità di rinnovare per altri due al termine della stagione 2024. Da Iwata, invece, era arrivato una nuova proposta di rinnovo annuale e per RNF non aveva molto senso, soprattutto per proporsi a nuovi sponsor.
Non ha avuto vita facile la squadra di Razali a livello di sponsorizzazioni, nonostante un inizio florido con Petronas. Ma il colosso malese ha chiuso la partnership alla fine del 2021, costringendo la squadra cliente della Yamaha a trovare un nuovo “magnate”. Si è fatto subito avanti WithU, ma l’azienda veneta ha dovuto affrontare diversi problemi che l’hanno costretta a salutare la classe MotoGP dopo appena un anno con il marchio sulle livree delle M1 di Andrea Dovizioso (poi sostituito da Cal Crutchlow negli ultimi 6 GP) e Darryn Binder. Ma prima della separazione commerciale, Razlan aveva già annunciato il nuovo matrimonio con la casa di Noale.
Yamaha era consapevole dei problemi finanziari che stava soffrendo la società energetica WithU, ha quindi optato per un secondo rinnovo annuale. L’imprenditore malese ha preferito una collaborazione più salda, propostagli da Aprilia. A svelare qualche retroscena della fallita trattativa tra Yamaha e RNF è il managing director Lin Jarvis sulle colonne di Speedweek.com. “La situazione finanziaria nel team RNF era molto, molto delicata. Tuttavia abbiamo offerto loro di continuare a lavorare sulla base di contratti annuali, ma Razlan voleva di più e l’ha ottenuto”.
Cosa si nasconde dietro la decisione di Iwata di rinnovare di anno in anno con il team satellite RNF? In questo modo sembra scontato l’allontanamento della squadra… “Yamaha voleva estendere la collaborazione solo per un anno“, ha rimarcato Lin Jarvis. Probabilmente nelle mire del colosso nipponico c’è il team VR46 di Valentino Rossi. “È troppo presto per parlare di dettagli. Ma la Yamaha vorrebbe tornare il prima possibile ad avere un team satellite in MotoGP“.
Ma Mooney VR46 Racing ha un contratto con Ducati fino alla fine della stagione 2024 e sarà difficile convincere la formazione di Tavullia a rinunciare ad una moto competitiva come la Desmosedici… Yamaha ci vuole provare, ma la missione non sarà per niente facile.