Valentino Rossi ha intrapreso una nuova pagina professionale dopo l’addio alla MotoGP: come cambia il suo supporto agli allievi della VR46 Academy.
Valentino Rossi ha detto addio alla MotoGP al termine del campionato 2022, ma non ha mai smesso di seguire i suoi giovani piloti della VR46 Riders Academy. Il racconto di Marco Bezzecchi.
La VR46 Riders Academy è nata per dare alle giovani leve del motociclismo la possibilità di scalare le classi del Motomondiale e arrivare in MotoGP a contendersi il titolo mondiale.
Un’impresa che finora è riuscita perfettamente con Pecco Bagnaia, campione del mondo Moto2 nel 2018 e in classe regina nel 2022.
Nella bacheca del gruppo di Tavullia c’è posto anche per un titolo nella middle class conquistato da Franco Morbidelli nel 2017, con la speranza di aggiungere presto altri trofei.
Nel 2014 il team VR46 ha gareggiato per la prima volta in Moto3, a distanza di dieci anni l’attenzione è rivolta quasi esclusivamente sulla MotoGP (salvo una collaborazione in Moto2 con Yamaha VR46 Master Camp), con due allievi dislocati in Ducati e Yamaha factory e due piloti nel team Mooney VR46: Luca Marini e Marco Bezzecchi.
L’obiettivo è aiutarli a raccogliere risultati importanti in sella alla Ducati Desmosedici GP e guadagnarsi un posto nel team ufficiale, dove potranno ambire al sogno iridato.
La presenza di Valentino Rossi nel paddock della MotoGP è molto sporadica dopo il suo addio alla fine della stagione 2022.
Il 40enne fuoriclasse pesarese si è lanciato in una nuova sfida con le quattro ruote nel Fanatec GT WCE e il fitto calendario di impegni non gli consente di intrecciare facilmente i weekend liberi con i Gran Premi del Motomondiale.
La gestione del team Mooney VR46 è affidata a Pablo Nieto e Alessio Salucci, ma negli allenamenti il Dottore cerca di non fare mancare mai il suo supporto.
Nei giorni scorsi si è allenato insieme ai suoi ragazzi con i go-kart, al Ranch di Tavullia e con le moto stradali sul circuito di San Marino.
Marco Bezzecchi ha raccontato un curioso retroscena: “L’ultima volta a Misano mi ha sculacciato“.
Quando Valentino Rossi non riesce a essere presente ai box si tiene sempre in stretto contatto con i suoi piloti: “Ci segue sempre, anche se è dall’altra parte del mondo… Abbiamo il suo supporto in background. Anche se non è presente, è interessato alle nostre vite, dentro e fuori dalla pista“.