Usare questo prodotto al posto del carburante classico è la soluzione al caro carburante, ma si rischia il carcere e oltre 7.000 euro di multa
Il prezzo della benzina, del gpl e del gasolio in questi ultimi mesi ha subito un aumento talmente vertiginoso che, a ricaduta, sono cresciuti tutti i prezzi al dettaglio. La causa principale è sicuramente una speculazione economica attuati dai fornitori di queste materie prime. Speculazione accresciuta dal recente conflitto in Ucraina che, a causa dell’invasione della Russia, ha determinato una crisi energetica di livelli mai visti dagli anni settanta.
Il problema è che l’Italia dipende dai rifornimenti energetici per il 40 per cento proprio dalla Russia, e fino a che continuerà il conflitto, la possibilità che le cose tornino alla normalità è pressoché impossibile. Il governo italiano sta cercando di aumentare questo tipo approvvigionamenti da altri paesi, ma questi sono piani da fare a medio-lungo termine, non si possono risolvere le cose in poche settimane.
Quindi, nonostante l’aiuto del Ministero per lo sviluppo economico che ha permesso di ridurre il costo del carburante di circa 30 centesimi, e nonostante che alcuni enti locali (come la regione Friuli Venezia Giulia) abbiano adottato misure per abbassare ulteriormente tale costo, molti italiani comunque non riescono più a fare il pieno alla macchina.
Per ovviare a questa situazione molti hanno deciso di lasciare l’auto a casa e andare in bicicletta o utilizzare i mezzi pubblici. Alcuni invece hanno pensato di utilizzare soluzioni alternative, che però spesso sono pericolose o addirittura illegali.
C’è chi ha provato a mettere nella propria autovettura un carburante diverso da quello previsto dalla legge. E’ il caso del gasolio agricolo, che, essendo un prodotto agevolato costa molto meno di quello normale.
Ma i rischi sono dietro l’angolo e i più pericolosi sono due. Il primo è che questo carburante, non filtrato, è il 90 per cento più sporco di quello che troviamo al rifornitore di benzina. Ciò significa che l’utilizzo una tantum non rischia di rovinare il motore ma, utilizzandolo con frequenza porta sicuramente danni alla macchina.
Il secondo rischio è quello di vedersi comminate delle multe salate. Questo perché, come dicevamo, utilizzare gasolio agricolo in modo improprio comporta una violazione della legge, secondo quanto recita il Testo Unico sulle Accise (perché in questo caso, essendo come detto il gasolio agricolo prodotto agevolato, la violazione viene considerata come mancato pagamento delle tasse).
Se ad un controllo delle forze dell’ordine viene trovato nella vostra auto quel tipo di gasolio, ed esso supera i 100kg, vi potrebbe essere comminata una pena che va dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione con conseguente pagamento di una multa che va a partire da 7.746 euro.
Questo discorso vale anche per gli oli alimentari, che alcuni hanno provato ad utilizzare al posto del classico carburante, ma che essendo molto viscosi rovinano ancora di più il motore. E il loro utilizzo per fini ‘stradali’ è comunque vietato dalla legge.