Uber, più sicurezza con il monitoraggio degli autisti

Uber alza i propri livelli di sicurezza. Con un monitoraggio costante dei propri driver si punta a garantire condizioni di viaggio migliori a chi si affida al servizio. Uber ha iniziato infatti a controllare i propri conducenti verificando l’eventuale presenza di indagini o pendenze penali a loro carico. Tutto ciò è volto a migliorare la sicurezza di chi si affida al servizio di trasporto a chiamata offerto da Uber.

Sino ad oggi venivano fatti semplici controlli a campione ed in maniera periodica. Ora con l’upload di Uber sarà visibile in maniera costante ed aggiornata in tempo reale la fedina penale di chi sta alla guida. Una maggiore garanzia che Uber darà ai propri clienti in modo da fidelizzare maggiormente con loro. Uber intende quindi acquisire in maniera quasi istantanea ogni cambiamento o aggiornamento della vita criminale dei propri drivers.

La società in questo modo potrà escludere dal servizio coloro che nel recente passato sono stati accusati o hanno subito condanne per reati gravi. Violenze sessuali, stalkers e molestatori non saranno quindi autorizzati a lavorare come drivers. Ovviamente in caso di chiusura del procedimento penale, la licenza potrà ornare nelle mani del guidatore autorizzato da Uber. Una fedina penale digitalizzata e costantemente aggiornata visibile agli utilizzatori dell’app.

Perchè Uber ha ritenuto fondamentale questo salto di qualità? In passato ci sono stati casi di aggressioni da parte degli autisti nei confronti dei passeggeri. I dati della televisione americana CNN parlano addirittura di 103 casi di violenza negli ultimi 4 anni. Di questi ben 31 sono stati condannati alla reclusione in carcere. Uber dapprima ha deciso l’inasprimento dei controlli con almeno una sorveglianza all’anno. Ma ora la società presieduta da Dara Khosrowshahi punta a fare di più. Un controllo sistematico e capillare per scovare i furbetti ed i violenti e per impedire che per colpa di pochi in servizio così comodo possa fare delle figuracce.

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