Alla fine del mese di luglio in Italia hanno mosso i primi passi i nuovissimi tutor autostradali, che fanno leva su un moderno sistema di controllo elettronico, il SICVe-PM a cui non sfugge praticamente nulla.
Dopo l’annuncio degli organi della Polizia Stradale, che con orgoglio e soddisfazione hanno mostrato i nuovi tutor, molti automobilisti si sono chiesti se questi nuovi dispositivi sono anche in grado di scoprire e di sanzionare trasgressioni come per esempio la mancata assicurazione o il pagamento del bollo auto.
In pochissimi giorni si è diffuso l’allarme tramite un passaparola velocissimo che ha seminato il panico.
I dubbi degli automobilisti italiani
Sui social e in generale su internet si sono diffuse delle notizie non veritiere oltre he tante domande alle quali oggi proveremo a dare una risposta appropriata. I nuovi tutor dovrebbero andare a risolvere alcune problematiche legate alla circolazione su punti critici della rete autostradale italiana.
I tutor vanno a rilevare il flusso del traffico stradale mediante delle stazioni periferiche installate in vari punti delle autostrade. C’è un radar, una centralina che rileva i veicoli e che si occupa della sincronizzazione dei dati GPS e un server che raccoglie.
Per concludere c’è un dispositivo che accerta le violazioni e quindi l’alta velocità. A questo proposito bisogna specificare che questo rileva due velocità quella media e quella istantanea.
Fotografa la targa, invia i dati al centro di controllo e così vengono avviate le verifiche per accertamenti della violazione che servono a valutare e a inviare la sanzione amministrativa al domicilio con il totale da pagare e l’eventuale decurtazione di punti dalla patente.
Il bollo auto, la tassa più odiata, confonde le idee degli automobilisti
Per quanto riguarda il bollo auto, si tratta di una tassa molto odiata dagli automobilisti italiani perché è ritenuta inutile, è la tassa sul possesso dei veicoli che va pagata a prescindere dall’utilizzo dell’auto.
Si è costretti a saldare il debito anche se la macchina non è in funzione, a differenza dell’assicurazione che va pagata esclusivamente se si usa l’auto per gli spostamenti in città o fuori città.
Purtroppo ad oggi sono in molti a non pagarla perché il totale è abbastanza alto per tutti i veicoli, di qualunque tipologia. La risposta alla domanda che tutti si pongono è la seguente: i tutor non controllano questi dati, semplicemente monitorano la velocità dei veicoli senza andare oltre.
Questi dispositivi non possono controllare il pagamento dell’assicurazione o del bollo auto, quindi almeno per adesso gli automobilisti possono dormire tranquillamente.