Il dispositivo Telepass permette di evitare le code ai vari caselli autostradali, garantendo una corsia preferenziale e veloce ai possessori di tale servizio. Nelle ultime ore è emersa, però, una truffa attuata da una donna italiana, la quale oltrepassava il casello senza pagare un euro. Ma quale trucchetto illegale ha usato per ben 145 volte? Ecco tutti i dettagli su questa incredibile vicenda.
Chi viaggia spesso in autostrada, sa bene quanto possa essere importante dotarsi di una piccola scatoletta da installare in macchina. Questo servizio prende il nome di Telepass e consente agli utenti di evitare le code ai vari caselli e di passare senza alcuna ‘perdita di tempo’.
Il costo annuale del Telepass è di pochissime decine di euro. Il servizio è appositamente pensato per agevolare la vita degli automobilisti, rendendo il passaggio al casello maggiormente pratico. Dal 1998 il servizio Telepass è stato esteso a tutti, dopo un periodo di sperimentazione iniziale. Da quel momento in poi, il numero di persone a beneficiare di questo servizio si è esteso a dismisura.
La spesa viene poi addebitata sul conto dopo tre mesi dal passaggio al casello. Ma nelle ultime ore è emersa una incredibile truffa messa in atto da una donna di 44 anni nei tratti autostradali compresi fra la Toscana e la Lombardia. Che cosa ha escogitato per non pagare mai il casello per ben 145 volte? Ecco tutti i dettagli su questa storia davvero assurda.
Una donna di 44 anni, residente in Lombardia, ha truffato la Società Autostrade per ben 145 volte nel periodo compreso fra luglio e dicembre del 2018. Questo è quanto è emerso nelle ultime ore dopo la denuncia messa in atto da Autostrade per l’Italia. Ma come ha messo in atto questa truffa? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
La donna – a bordo della sua Peugeot – si accodava alla vettura davanti a lei e al centimetro riusciva a sfruttare la sua scia senza far richiudere la sbarra del casello. Una mossa che le ha permesso di non pagare nemmeno un euro per 145 volte.
Le telecamere poste alle varie uscite autostradali hanno ‘stanato’ la donna a distanza di anni. Ora la donna dovrà risarcire la società Autostrade per l’Italia di oltre 6 mila euro – 6 mila e 632 euro per la precisione. Sono state, infatti, stimate a circa 60-70 euro a viaggio le somme non versate dalla donna.
I caselli autostradali che hanno vista la quarantaquattrenne sfrecciare dietro le inconsapevoli vetture sono quelli di Firenze, Milano, Scandicci, Pisa, Prato, Bergamo e molti altri ancora.
Il 5 agosto del 2018 la donna ha messo in atto questa mossa truffaldina per ben 5 volte. Un trucchetto che le ha permesso di non pagare mai nulla, mettendo, però, sempre a repentaglio la sicurezza stradale di tutti. E in tribunale, quindi, la donna dovrà rispondere non solo alle accuse di truffa, ma anche a quelle inerenti la messa in pericolo della sicurezza stradale.
Le accuse a carico della donna, dunque, potrebbero aggravarsi ulteriormente. Nelle prossime settimane se ne saprà certamente di più. La signora aveva escogitato perfettamente il piano, sottovalutando la presenza delle telecamere di videosorveglianza dei vari caselli. Una dimenticanza che le costerà ora molto caro, non solo in termini economici.