Tutti noi siamo abituati a vedere gli aerei dotati di classici finestrini di forma ovale. Sei a conoscenza del perché? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Nell’immaginario comune è presente l’idea fissa dell’aereo dotato di finestrini di piccole dimensioni e di forma rotonda oppure ovoidale. Sono in pochi, però, a sapere il perché si sia deciso di optare per questa convenzione. Essa è solo un vezzo oppure c’è qualcosa di maggiormente importante in tale scelta?
Ogni giorno migliaia e migliaia di aerei sorvolano i cieli del nostro amato pianeta, per trasportare persone in ogni angolo del mondo.
Nonostante, però, sia stato accertato come l’aereo sia il mezzo di trasporto più sicuro presente al mondo – oltre 60 volte più sicuro dell’auto e 12 volte più del treno – sono ancora tante le persone ad avere una immensa paura di salire su questo mezzo “volante”.
Molti, infatti, rinunciano a spostamenti troppo lunghi a causa di questa vera e propria fobia. Chi è costretto a prendere il mezzo, avendo molta paura di esso, vive il viaggio come una sorta di incubo. Come detto, però, gli incidenti sono ormai davvero pochissimi.
Bando alle ciance ora. In questo articolo, infatti, ti facciamo scoprire le reali motivazioni della scelta di fornire ogni aereo al mondo di finestrini dalla forma rotonda e non quadrata o rettangolare. Ecco che ti diamo tutte le informazioni in merito.
Sai per quale motivo i finestrini degli aerei sono rotondi?
Il motivo reale del perché i finestrini degli aerei possono essere unicamente di forma rotonda oppure ovoidale è uno solo. Esso è legato essenzialmente a una questione di sicurezza. In passato, infatti, gli aerei erano forniti anche di finestrini di forma quadrata. Le cose, però, sono cambiate dagli anni ’50 in poi. Scopriamo il perché.
L’aereo de Havilland Comet è stato il primo esemplare di linea a getto adibito al trasporto di persone nei cieli. Il primo volo di questo aereo britannico è avvenuto nel 1949. La storia di questi aerei, però, è stata farcita di terribili incidenti durante gli anni ’50. Il motivo? La presenza dei finestrini quadrati.
In pratica, tale forma dei finestrini scatenava una vera e propria rottura di questi mezzi di trasporto oltre una certa altezza in cielo. Può sembrare strano, ma è realmente così. La forma quadrata o rettangolare di questi accessori andava bene per volare ad altitudini più basse.
Con l’avvento dei jet di linea, però, si è scelto di volare ad altitudini maggiori, in modo tale da ridurre i consumi sulle lunghe tratte. E questa opzione non è permessa in presenza di finestrini non rotondi. Andiamo a scoprire il reale motivo tecnico. Siamo sicuri che rimarrai sorpreso.
La spiegazione nel dettaglio
Salendo di quota, l’aria diventa molto più rarefatta, i consumi di carburante si abbassano e gli aerei sono sempre più pressurizzati.
Come detto, prima degli anni ’50 si viaggiava ad altitudini molto più basse rispetto a quelle odierne. Cambiando questo modo di viaggiare, si è scoperto – sulla pelle di alcuni sfortunati viaggiatori – un problema tecnico.
Facciamo riferimento, appunto, alla non idoneità dei finestrini squadrati nel viaggiare ad alta quota. Alcuni aerei Comet precipitarono al suolo, proprio a causa di questo particolare. In pratica, i bordi dei finestrini avevano tagliato – nel vero senso del termine – il metallo della fusoliera.
Un qualcosa di totalmente imprevisto, ma che è stato scoperto solo dopo queste circostanze tragiche. Da quel momento in poi, ogni aereo di linea è dotato di finestrini con forma tondeggiante e non squadrata, proprio per questo aspetto relativo alla sicurezza. I bordi non sono più taglienti e si evita ogni rischio.
In questo modo, il metallo non è più sollecitato in modo – per così dire – “stressante”. La pressione, quindi, non finisce sui bordi squadrati del finestrino, rischiando di compromettere il regolare funzionamento del mezzo, ma scorre in modo uniforme lungo tutta la forma rotonda del singolo finestrino presente.
Con la pressione dell’aria che varia alle altitudini più elevate, con questo metodo non si corre mai il rischio che un finestrino possa spaccarsi, facendo precipitare al suolo l’aereo.