Il secondo giorno di test MotoGP sul Mandalika Circuit si chiude con un super guizzo di Luca Marini. Tempi e classifica finale al termine del sabato di Test Irta.
La seconda giornata di Test MotoGP in Indonesia si conclude senza troppi problemi, dopo la pioggia e la polvere del day-1. I nuvoloni sul cielo di Mandalika hanno minacciato una bomba d’acqua sin dalle prime fasi della sessione, ma il meteo è stato clemente. Team e piloti hanno dovuto fare i conti con temperature di 35°C, un asfalto oltre i 50°C e alti tasso di umidità.
Nei box sono comparsi ventilatori, piscine di acqua fresca improvvisate, persino nei cestini per i rifiuti. Cornici di giornata a parte, i sei costruttori hanno proseguito con il lavoro sui nuovi prototipi 2022, concentrando l’attenzione sulle specifiche di motore dopo due anni di congelamento dettato dal regolamento “anti pandemia”. Da qui ingegneri, piloti e collaudatori hanno focalizzato l’attenzione su nuove strategia di elettronica, setting di base e soprattutto pacchetti aerodinamici, un’area sempre più predominante in questa nuova era MotoGP.
La top-10 della seconda giornata di Test MotoGP
Le temperature leggermente più basse del pomeriggio hanno permesso a molti piloti di tentare il time attack nei minuti finali del day-2. E’ Luca Marini ad accendere gli entusiasmi del team Mooney VR46 di Valentino Rossi, l’unica squadra della classe regina a dover ancora svelare le nuove livree (evento in programma il 24 febbraio). Il fratello minore del pluricampione piazza 1’31″289 con la sua Ducati Desmosedici GP22 nonostante qualche problema alla curva 6 del tracciato di Mandalika. Suo il best lap di giornata!
Alle spalle di Marini si piazzano i big Marc Marquez, Maverick Vinales, Fabio Quartararo, Joan Mir e Johann Zarco, racchiusi in meno di tre decimi. 7° Enea Bastianini che conferma di aver trovato un buon feeling con la sua nuova Ducati GP21, in attesa che arrivino ulteriori aggiornamenti nel primo GP del Qatar. Chiudono la top-10 Pol Espargarò, Jorge Martin e Pecco Bagnaia.
Diverse le novità sulla Aprilia RS-GP22: un telaio più stretto per agevolare i movimenti dei piloti, nuovo frontale aerodinamico con un’ala più piccola che però crea maggiore deportanza. Sopra l’aero-box spunta anche il ‘tubo di Pitot’ che serve per misurare la velocità del vento e capire se la moto gira in scia ad un’altra. Quasi invariato il codone per smorzare le vibrazioni ed equilibrare i pesi, anche il motore è uno step avanti, sebbene Aleix Espargarò chieda qualcosa in più sulla velocità massima.