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Auto

Tesla Model S Plaid, nuovo record al Nurburgring, fake o realtà?

La nuova Tesla Model S Plaid ha fatto segnare il nuovo record per vetture elettriche sul temibile e lunghissimo anello del Nurburgring. Stiamo parlando della versione da ben 1.020 CV. L’auto ha girato sugli oltre 20 km del tracciato tedesco in 7 minuti 30 secondi e 909 millesimi.

Rispetto al precedente primato, firmato Porsche Taycan, la Tesla Model S Plaid ha corso più veloce di quasi 12 secondi. Un tempo davvero importante se teniamo conto che le migliori supercar attualmente in commercio si aggirano sui 7 minuti netti.

Di seguito il filmato del giro integrale della Tesla Model S Plaid preso dal canale Youtube Nurburgring. L’auto ha sfiorato i 270 km/h di punta massima sul rettilineo principale.

Il tempo realizzato dalla Tesla Model S Plaid è verosimile, visti i quasi 300 CV in più rispetto alla Taycan Turbo S. Alcuni dettagli, però, non tornano. Nonostante Elon Musk abbia affermato che l’auto è completamente uguale a quella di serie, vediamo già dalle immagini che è presente un quadro strumenti aggiuntivo davanti al pilota, forse per avere alcuni parametri sott’occhio.

Inoltre la vettura è stata dotata di roll-bar e di sedile monoscocca da competizione. Inoltre è da capire che tipo di pneumatici utilizzava l’auto.

Come ulteriore elemento di “tensione”, Musk ha confermato che la sua Tesla Model S Plaid riceverà entro poche settimane un aggiornamento del software mirato ad ottimizzare le prestazioni su pista. Bisogna capire se l’auto che ha ottenuto il mirabolante risultato era già dotata di tale miglioria. Nel caso il risultato sarebbe da invalidare poichè ottenuto con dettagli tecnici non ancora presenti sulla versione di serie.

Insomma quando la macchina Elon Musk si muove crea sempre scompiglio. Lo fece con il pick-up Cybertruck, con la vettura inviata nello spazio e con molte altre “entrate in scena”. Forse, dopo tutto, quello che Musk vuole è proprio far parlare di sè e della sua azienda, in maniera tale da gravitare nuove fonti economiche. Che dire, tanto di cappello per una strategia che non fa una piega. Complimenti.

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Giuliano Belfiore