Tesla, i ricercatori dell’azienda hanno trovato una soluzione alla problematica che è oltretutto una delle maggiori preoccupazioni dei proprietari dei veicoli elettrici: le batterie.
Le batterie delle auto elettriche si sa, vanno sostituite pochissimi anni dopo e purtroppo solitamente hanno anche costi elevati che non tutti possono permettersi di affrontare. Le auto elettriche sono già particolarmente costose di suo, se si va ad aggiungere l’ipotesi di dover acquistare la batteria dopo nemmeno uno o due anni, il risparmio non esiste già più.
D’altronde se le batterie dei telefonini solitamente non durano più di 3 anni cosa ci si può aspettare da una comune batteria di auto elettrica? Eppure nonostante questo Tesla è riuscita a mettere a punto una batteria che potrebbe superare alla lunga i limiti temporali durando più di 100 anni.
Tesla, le novità dopo gli studi del prof Dahn
Gli appassionati delle auto elettriche che sono soliti leggere articoli che hanno a che fare con le novità e le ricerche dell’azienda avranno già sentito parlare di lui, Jeff Dahn professore della Dalhousie University che dal 2016 è partner dell’azienda Tesla. Il suo obiettivo è stato aumentare la densità energetica e quindi la durata di tutte le batterie agli ioni di litio riducendone anche il costo in modo da essere accessibile a tutti. L’esperto sembrerebbe aver raggiunto il suo obiettivo dopo anni di lungo lavoro con i suoi colleghi del team di ricerca.
Al termine dei lavori il professore ha spiegato di aver contrapposto le celle basate sulla chimica Li[Ni0,5Mn0,3Co0,2]O2 (“NMC 532”), che sono state da lui inventate, alle LiFePO4 che sfruttano la chimica “litio-ferro-fosfato”. Queste sono quelle che Tesla usa al momento nelle auto modello 3 costruite in Cina, ma che sono state importate anche in Europa. La chimica LFP ha una densità energetica inferiore rispetto agli ioni di litio, ma è più economica ed è anche più sicura.
Ecco perchè le nuove batterie possono durare oltre 100 anni
L’LFP può durare fino a 12.000 cicli di carica-scarica, mentre le celle NMC 532 di Dahn non mostrano perdita di capacità dopo quasi 2.000 cicli. Inoltre la durata complessiva di almeno 100 anni. Un risultato incredibile. secondo i suoi studi e gli esperimenti la longevità è dovuta anche al passaggio da catodi policristallini a catodi monocristallini, che non si rompono rapidamente durante il ciclo di carica-scarica.