Purtroppo sono all’ordine del giorno gli incidenti che stanno coinvolgendo vetture Tesla nel mondo. Molto spesso la causa è un difetto di funzionamento del sistema Autopilot, la guida semi-autonoma, che dovrebbe invece evitare eventi del genere. Nel mese di marzo una Tesla Model X con pilota automatico inserito era andata a sbattere violentemente in California. Nell’impatto il guidatore aveva perso la vita. Ora un nuovo grave episodio ha colpito una Tesla Model S dotata di Autopilot. Il fatto è successo nei pressi di Salt Lake City nello Utah.
La vettura a circa 95 km/h di velocità si è letteralmente schiantata su un mezzo dei vigili del fuoco che era fermo per un semaforo rosso. Questa volta per fortuna ci sono stati solo feriti, ma l’episodio deve far riflettere. L’autista del camion non ha avuto conseguenze, mentre chi era al volante della Tesla ha riportato la frattura della caviglia. Per fortuna gli airbag della Tesla Model S coinvolta hanno fatto il loro mestiere. dai primi rilievi effettuati dalle autorità locali, il guidatore della Tesla non era né sotto l’effetto di alcool, né sotto quello di droghe. Semplicemente il guidatore non ha frenato, ma teoricamente in un caso del genere avrebbe dovuto farlo il sistema Autopilot di Tesla. L’impatto è stato aggravato anche dalle condizioni viscide dell’asfalto.
L’ennesimo incidente è avvenuto lo scorso 10 maggio in Svizzera, nei pressi di Bellinzona. Il guidatore della Tesla avrebbe perso il controllo dell’auto all’uscita della galleria del Monte Ceneri ed avrebbe urtato fortemente contro il guard rail centrale. Nell’impatto la vettura ha preso fuoco ed il guidatore è morto carbonizzato. Sono intervenuti subito i pompieri di Bellinzona che non hanno potuto far altro che mettere in sicurezza l’incendio e risistemare la sede stradale. La Tesla coinvolta era dotata anch’essa di sistema Autopilot. Il processo che ha fatto scaturire le fiamme è detto “thermal runaway”, fenomeno secondo il quale le batterie si surriscaldano fortemente in certe situazioni sino a prendere fuoco.
Infine balza alle cronache l’altro fatto mortale avvenuto in Texas sabato scorso. Una Tesla Model S dotata di Autopilot e guidata da un diciottenne ha impattato fortemente su un muro. La causa secondo la Polizia dello stato americano è stata l’alta velocità. Sembra che il sistema di guida autonoma fosse anche disinserito. Nell’incidente hanno perso la vita due giovani, mentre un terzo si è salvato dopo essere stato sbalzato fuori dalla vettura. In tutti questi casi la società presieduta da Elon Musk si è scusata e si è messa al pieno servizio per fare luce sugli eventi. Tesla precisa comunque che il sistema Autopilot non promette miracoli e necessità sempre di attenzione ed ausilio da parte del conducente.