Ci sono dei taxisti che provano una determinata truffa, state attenti perché potrebbe chiedere quasi tutti i soldi che avere.
Le truffe effettuate dai tassisti sono purtroppo all’ordine del giorno, ed anche nel nostro Paese succede. Una nuova truffa viene usata per spicciare i soldi ai poveri passeggeri, che non possono andare in auto, ed hanno bisogno di questo servizio. L’ultima truffa è accaduta a Roma, dove è stata documentata da una nota stampa britannica. Il fatto ha suscitato molto malumore ed anche imbarazzo, per il Comune di Roma. Vediamo cosa è successo nel dettaglio, e la condanna del Comune capitolino.
Il fatto in questione
Mark Lowen è un giornalista della BBC, che fa il corrispondente nella città eterna. Egli ha denunciato tramite il suo profilo Twitter, un tassista che avrebbe truffato un suo amico. Il tassista dopo aver portato a destinazione il cliente, gli avrebbe chiesto 70 euro. Una cifra che è ben più alta di quella che è scritta nel prezzario, ma un altro problema grave è giunto dopo. Il tassista ha detto al cliente che il suo Pos era rotto, e quindi poteva pagare solo in contanti. Ovviamente, questa manovra viene usata molto spesso, ovvero quella di dichiarare che il Pos è rotto.
Il tweet del giornalista tradotto in italiano dice:” Un mio amico ha preso un Taxi a Fiumicino. Il Tassista ha chiesto 70 euro per la corsa per portarlo al centro di Roma, anche se ce ne vogliono 50. Inoltre, ha detto al mio amico che il Pos per le carte di credito non funziona, e quindi accetta solo contanti. Infine, gli dice che non ha internet, e quindi non può usare il GPS. Benvenuto a Roma”. Questa è l’accusa lanciata dal reporter, e subito sono arrivate le scuse da parte del Comune di Roma.
Le scuse del Comune di Roma
L’accaduto è stato commentato da Alessandro Onorato, assessore al Turismo al Comune di Roma, le sue parole.” Questa è una truffa inaccettabile, capitata ad un conoscete del reporter della BBC, Mark Lowen, che ha denunciato il tutto su Twitter. Il giornalista mi ha detto che il tassista ha chiesto 20 euro in più, rispetto alla cifra prevista per legge. Inoltre, non ha accettato il pagamento con carta di credito che è obbligatorio. Il guaio è che non siamo riusciti a risalire al numero della licenza, e della targa, di questo operatore. Sé avevamo i suoi dati, lo avremmo segnalato alle forze dell’ordine, per adottare delle sanzioni e tutti gli altri provvedimenti amministrativi previsti”.
L’assessore ha poi parlato delle condizioni nelle zone vicino all’aeroporto:” L’illegalità che abbiamo trovato nelle aree aereoportuali sono vergognose. Lo scenario è davvero desolante, dove si vedono procacciatori di corse, taxi abusivi, ed altre irregolarità. Fenomeni che stiamo cercando di contrastare, mettendo in campo tutte le risorse necessarie. Grazie al Prefetto Matteo Piantedosi, e all’impegno di tutti gli uomini del gruppo, stiamo incrementando sempre di più i controlli”.