In Italia negli ultimi anni le forze dell’ordine si sono rese conto che nel nostro territorio circolano molti veicoli con le targhe arabe e non solo, non registrati adeguatamente nel rispetto del codice della strada.
Il motivo è spiazzante e dimostra come chiunque adesso cerchi di risparmiare dove possibile, come possibile, anche rischiando enormemente.
I veicoli stranieri con targhe arabe che circolano in Italia sono tantissimi. Questi purtroppo non adempiono alle normative sull’immatricolazione che ha dei costi più elevati.
Circolare con i veicoli con le targhe arabe è illegale, ecco perché
Immatricolare un mezzo all’estero e circolare in Italia fuori dalla legge significa risparmiare in termini di tasse perché si è praticamente inesistenti, irrintracciabili, introvabili. Ma se si viene beccati le conseguenze sono davvero carissime e gravi.
Proprio nei giorni scorsi un uomo di origine marocchine che risiede ormai da tanto tempo in Italia è stato fermato perché circolava su una macchina immatricolata all’estero con targa araba, intestata ad un suo connazionale ancora oggi residente in Marocco.
Chiunque è consapevole del fatto che qualsiasi auto immatricolata all’estero può circolare per un mese al massimo in Italia essendo in regola. Oltre un mese si rischia anche il fermo del veicolo stesso oltre che sanzioni di vario genere.
Quali sono le conseguenze di chi commette un illecito del genere
Purtroppo oltre che circolare su un veicolo non in regola in Italia, la targa dello stesso era indecifrabile, tanto da non permettere di risalire all’identità del proprietario. Per questo il conducente dell’auto ha ricevuto diverse multe.
Prima di tutto perché non ha effettuato la registrazione della macchina alla motorizzazione per cui la multa che gli è stata attribuita è stata di €3558. Poi è stato sanzionato anche per aver circolato con la targa araba senza installare la traduzione opportuna dietro.
Successivamente sono state applicate sanzioni accessorie quali il ritiro della carta di circolazione, poi delle targhe arabe non conformi, infine è arrivato anche il fermo amministrativo del mezzo fino alla regolarizzazione dello stesso.
Adesso l’uomo in questione non può fare altro che adempiere alle prescrizioni oppure trasportare il veicolo fuori dal nostro territorio, tutto questo non prima di aver pagato le dovute sanzioni.
Questa storia insegna che per quanto si possa voler risparmiare, è meglio essere sempre fedeli al codice della strada e alle leggi relative, perché chi sbaglia paga. In questo caso così come in molti altri la cifra da sborsare è di gran lunga superiore, per cui non conviene affatto fare i furbetti.