Il mancato rispetto di questa precauzione può comportare sanzioni per l’utilizzo di un veicolo non assicurato. Ecco le multe da pagare.
Una targa di prova è un mezzo per identificare i veicoli su strada per scopi speciali come test e dimostrazioni. Viene rilasciata su richiesta specifica, ma solo a determinati soggetti. Pertanto, non trascurare le informazioni per l’uso della targa di prova. Quali sono i rischi della guida se si circola senza? E quali sono i veicoli a cui può essere montata?
La legge sulle infrastrutture, approvata nel 2021, fa luce su quali veicoli possono portare la targa di prova. Infatti, prima dell’entrata in vigore di tale disposizione, la Suprema Corte stabilì che non poteva essere utilizzata su mezzi già immatricolati. Il Decreto Infrastrutture ha rappresentato una svolta in questo senso.
Oggi questa targa è disponibile anche per i veicoli già immatricolati per una delle finalità che elencheremo a breve. Esaminiamo tutto ciò che devi sapere sulle targhe di prova.
A chi viene data la targa di prova?
Le targhe di prova dovrebbero essere rilasciate su richiesta ai seguenti soggetti:
– Aziende costruttrici di veicoli;
– Concessionari, agenti, rappresentati associati alle aziende costruttrici;
– Proprietari di autofficine.
– Commercianti autorizzati di veicoli, che abbiano o meno un rapporto diretto con l’azienda costruttrice;
– Università ed enti pubblici che testano vetture;
– Azienda produttrice di telai e pneumatici.
– Imprese che trasferiscono veicoli non immatricolati da o verso le aree per lo stoccaggio per una distanza non superiore a 100 km;
– Aziende impegnate nello sviluppo di dispositivi specifici per equipaggiamento dei veicoli, qualora l’applicazione di queste soluzioni richieda l’aggionrmanto di una carta di circolazione;
– Aziende che sviluppano pneumatici e telai;
Le richieste devono essere presentate alla Motorizzazione come segue:
È necessario ottenere il certificato di iscrizione del richiedente nel registro delle imprese o presentare apposita dichiarazione, dopodiché pagare un totale di € 60,57 tramite schede fornite dalla Motorizzazione, e infine compilare il modulo di domanda TT2119 e inviarlo all’ufficio locale della Motorizzazione.
La validità della targa di prova è di un anno in Italia, Germania, Austria e Repubblica di San Marino.
A cosa serve una targa di prova?
La targa di prova ha una forma quadrata, anziché rettangolare come quelli montati sui veicoli immatricolati. Lo sfondo è bianco, la “P” è preceduta da 2 caratteri alfanumerici e altri 5 caratteri alfanumerici.
Può essere utilizzata quando c’è un allestimento del veicolo, prove tecniche, collaudo, questioni relative alla vendita, dimostrazione al cliente e trasferimenti.
Dovrebbe essere posizionata nella parte posteriore del veicolo. L’uso improprio comporta una sanzione da 87 a 344 euro. Le sanzioni si applicano se la targa di prova è utilizzata in circolazione per scopi diversi da quelli consentiti dalla legge, o se è attaccata a un veicolo guidato da qualcuno diverso dal suo proprietario.
Quali sono i rischi se non si ha una targa di prova?
Il Codice delle Assicurazioni stabilisce l’obbligo di avere una polizza di responsabilità civile, che è la responsabilità del veicolo, anche per i veicoli muniti di targa di prova. La polizza deve essere firmata dalla persona che richiede l’autorizzazione alla Motorizzazione all’uso della targa, non dal proprietario del veicolo.
Una recente sentenza della Cassazione prevede che chiunque non presenti una targa di prova durante il percorso sia sanzionato per non avere una copertura assicurativa.
Secondo il giudice di legittimità, la mancata presentazione della targa di controllo è sufficiente per ritenere non idonea all’assicurazione obbligatoria il veicolo, ovvero la Rc auto.