Tardozzi fa scudo a Bagnaia: “Non è un campione?”

Davide Tardozzi, team manager Ducati, fa chiarezza sulla gara in Malesia e sulle voci che sminuiscono il valore di Pecco Bagnaia.

Pecco Bagnaia (Ansa)
Pecco Bagnaia – Motori.News

Si continua a fare un gran parlare intorno al box Ducati dopo la gara in Malesia, quando dal muretto è spuntato un cartellone Gresini con il nome di Pecco Bagnaia rivolto ad Enea Bastianini. Nessun ordine di scuderia, come qualcuno ipotizza, ma solo una raccomandazione a non compiere manovre azzardate. La priorità massima della Casa di Borgo Panigale è vincere il titolo piloti a distanza di quindici anni dall’impresa storica di Casey Stoner.

Gigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi si sono intrattenuti al muretto box verso metà gara, quando il ‘Bestia’ si è portato al comando del Gran Premio dopo aver superato il connazionale del team factory. Ai manager Ducati è balzato subito in mente il recente ricordo di quanto successo a Le Mans, con Enea che piazza il sorpasso su Pecco e s’invola verso la vittoria, mente il compagno di marca cade poco dopo per una distrazione.

Bagnaia verso il primo titolo MotoGP

Pecco Bagnaia (LaPresse)
Pecco Bagnaia – Motori.News

Tutto bene quel che finisce bene, in terra malese Bagnaia conquista la sua settima vittoria stagionale e arriva all’ultimo round di Valencia con un vantaggio di 23 punti su Fabio Quartararo. Il titolo piloti è quasi in bacheca, ma il condizionale è d’obbligo fino a quando non sventolerà la bandiera a scacchi domenica 6 novembre. Una data che resterà nell’album aziendale per sempre.

Il team manager Davide Tardozzi respinge l’ipotesi degli ordini di scuderia, sottolineando come la leadership del pilota torinese sia più che legittima e meritata. “Bagnaia si è dimostrato un campione con la partenza di gara che ha fatto. Quest’anno ha vinto sette gare e ne ha vinte quattro delle ultime sei nel 2021, e quando cade è sempre in vantaggio, ma continuano a sminuirlo, sui social e su alcuni media. Come si fa a dire che non è un campione?“.

La questione che divampa nel paddock MotoGP verte sul cartellone esposto quando Enea Bastianini è passato al comando… “Chiediamo solo un po’ di attenzione ai nostri piloti, non vogliamo sorpassi rischiosi. Nonostante sia passato molto tempo, in Ducati ricordiamo bene quello che accadde in Argentina nel 2016 (Iannone colpì Dovizioso all’ultima curva ed entrambi finirono a terra). Bastianini non ha fatto passare Bagnaia, era solo più lento quando era in vantaggio. Per tutta la gara hanno sorpassato senza problemi. Questa è la conferma – ha concluso Tardozzi – che non ci sono stati ordini da parte di Ducati“.

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