A pochi giorni dal Gran Premio a Jeddah, le pilote Abbi Pulling e Aseel Al Hamad sono diventate le prime donne a guidare una vettura di F1 in Arabia Saudita grazie a un programma promosso da Alpine.
Nel 2015 c’è stata una svolta storia per il mondo femminile in Arabia Saudita. Grazie ad una legge, le donne potevano conseguire la patente di guida. Inoltre, da qualche settimana, si possono vedere in paese anche delle tassiste.
A pochi giorni dal GP di Jeddah di F1, Alpine è stata protagonista di un’altra svolta. Il team francese, grazie al Ministero del Turismo Saudita, ha permesso a due donne di guidare la Alpine E20 per le strade della loro città, la capitale Riyad.
Le due protagoniste
Le due ragazze alla guida sono Aseel Al Hamad e Abbi Pulling. La prima è un’ingegnera ma da sempre molto attenta alla causa femminile nel mondo dei motori, tanto che nel 2017 è diventata membro della Federazione Saudita del Motorsport. Inoltre, lei ha già avuto un’esperienza sulla F1. Nel 2018,infatti, ha guidato la Alpine E20 per un giro dimostrativo sul circuito del Paul Ricard che per la prima volta ritornava in calendario dopo anni di assenza.
Questa volta, però, è affiancata dalla promettente Abbi Pulling. Classe 2003, è stata una delle pilote di riserva della W Series, salvo poi guidare per quattro gare. Subito ha messo in mostra il suo talento, tanto che ha ottenuto tutti piazzamenti a punti, tra cui un secondo posto all’ultima gara e una pole position. Rendimento che le ha permesso di arrivare al settimo posto e di qualificarsi automaticamente alla prossima stagione.
Da qualche settimana, inoltre, è diventata membro dell’Apline Affiliate Programme. Ovvero, un progetto creato dalla scuderia francese per dare supporto a vari ragazzi in vista di un ingresso nell’Academy.
La tappa
Come citato poc’anzi, la vettura utilizzata da Al Hamad e Pulling è stata la Alpine E20, nota come Lotus E20 usata nella stagione 2012 di Formula 1. Per intenderci, è stata la vettura con la quale Kimi Raikkonen ha vinto il GP di Abu Dhabi in cui si è espresso con il celebre “Leave me alone, I know what I’m doing” nei confronti dell’ingegnere.
Le due ragazze hanno compiuto un giro per la capitale dell’Arabia Saudita, Riyad. Alpine, con un video sui social accompagnato dalle dichiarazioni delle due pilote, ha mostrato i siti storici della città e il sito UNESCO.
Al Hamad è fiera del percorso che si sta compiendo nel suo paese e di aver conosciuto la sua collega:
“Prima di tutto è un onore essere in questo evento nuovamente con Alpine. Ringrazio Riyad e tutto il mio paese e spero che questo possa essere un’occasione per le nuove generazioni per appassionarsi alla Formula 1 e per considerare un futuro motorsport composto da donne“.
Watch as @aseel_alhamad and @AbbiPulling become first-ever women to drive F1 cars in Saudi Arabia.#DriveYourOwnDestiny #SaudiArabianGP @VisitSaudiNow pic.twitter.com/hL041br1kM
— BWT Alpine F1 Team (@AlpineF1Team) March 24, 2022
“Sono contenta di aver conosciuto Abbi, una giovanissima e ambiziosissima ragazza appassionata di questo sport. Lei è consapevole che, con costanza, le ragazze possono mostrare il loro talento e diventare professioniste. Immagino un futuro in cui le differenze in questo sport possano dipendere solo dal talento, non dal sesso.”
E ‘invece la prima volta per Abbey su un prototipo del genere e non ha potuto nascondere la sua contentezza:
“Stento ancora a credere che ho guidato una vettura di Formula 1. E’ il coronamento di un sogno che è iniziato quando otto anni e spero che, con le esperienze in W Series e in altre categorie propedeutiche, possa arrivare in pianta stabile in questo ambiente”.
Un piccolo passo nella speranza di un futuro radioso
Questa campagna è sostenuta da ormai tre anni dal CEO di Alpine Laurent Rossi che ha definito questo evento come “la dimostrazione che chiunque abbia talento, uomo o donna che sia, possa inseguire e realizzare i propri sogni nel mondo del motorsport”.
Un attestazione importante ma che ci lascia qualche interrogativo. La W Series, fondatasi nel 2019, ha già formato ragazze che sarebbero pronte per il salto verso categorie più prossime alla Formula 1, ma sono stagnate in questo campionato. La speranza è quella che, oltre ad eventi promozionali, si possa vedere un giorno una pilota come Abbi battagliare in pista con i suoi colleghi alla guida di una Formula 1.