Suzuki Swift, piccola compatta della Casa giapponese in vendita dal 2017, oggi più curata fuori grazie ad una linea giovanile, offre contenuti di tutto rispetto. Grazie alla piattaforma Heartect è stata limata la massa per offrire un miglior rapporto consumi/prestazioni. Motori.news ha provato la versione dotata di motore turbo da 1.0 litri di cilindrata con sistema micro ibrido. Ecco come è andata la Suzuki Swift 1.0 Boosterjet Hybrid S.
LINEA E DIMENSIONI
Migliorata rispetto a prima, la Suzuki Swift di quarta generazione è in commercio dal 2017. Rivista nell’aspetto, ha perso un centimetro di lunghezza rispetto al modello precedente, ma ne ha guadagnati 2 nel passo e quasi 4 in larghezza. L’abitabilità risulta così oggi migliorata tanto che anche il quinto passeggero riesce ad avere un discreto spazio per sedersi nel divano posteriore. La linea della Suzuki Swift di quarta generazione è stata rivista specialmente nel frontale con la calandra di grandi dimensioni contornata da luci a LED che le danno un aspetto più muscoloso. Anche nella parte posteriore le linee sono più decise; nel complesso poteremmo dire che ora la Swift ha perso quell’alone di auto poco trendy ed è diventata appetibile anche alla clientela che guarda più all’immagine. Lunghezza di 384 cm, passo di 245 e larghezza di 174 cm danno alla Suzuki Swift una buona abitabilità soprattutto anteriormente. Il bagagliaio ha una capienza di 265 litri, nella norma viste le dimensioni dell’auto.
PRESTAZIONI E CONSUMI
La Suzuki Swift 1.0 Boosterjet Hybrid S è una delle poche vetture ibride della categoria. Sotto il cofano troviamo un piccolo gioiello di tecnologia. Un piccolo 1.000 a 3 cilindri che, coadiuvato dal sistema SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki, composto da motorino elettrico con 50 Nm di coppia, 1,9 kW di potenza e tensione a 12 V) sviluppa in totale 112 CV. Questa potenza supplementare permette prestazioni più brillanti e consumi ridotti. Le prestazioni sono di 195 km/h di velocità massima con uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 10,6 secondi. Molto bene i consumi, specie quando entra in funzione il motorino elettrico. Si fanno tranquillamente anche i 16 km/litro in città che diventano circa 20 in extraurbano. L’autostrada è forse il terreno meno idoneo alla vettura, non per le prestazioni, ma per la mancanza di aiuto del motore elettrico e per l’assenza di sesta marcia che fa riscendere i consumi a 15-16 km/litro. Nel complesso comunque la Suzuki Swift beve molto poco. Il merito va anche alla massa calata di ben 120 kg (950 kg totali) rispetto al modello precedente grazie all’utilizzo della piattaforma Heartect, condivisa anche con la Baleno. Bene ripresa e tenuta di strada, nella norma lo sterzo che perde un po’ di precisione nella guida sportiva.
COMFORT ED OPTIONAL
La Suzuki Swift 1.0 Boosterjet Hybrid S costa 18.890 euro chiavi in mano, messa su strada esclusa. Una cifra non proprio bassa considerando le dimensioni inferiori rispetto alle compatte da 4 metri. Acquistarla vuol dire, però, risparmiare il bollo auto per tre anni in certe regioni vista la motorizzazione ibrida. Un risparmio non indifferente da mettere in conto. Di serie sull’allestimento S troviamo il sistema multimediale con disply touch da 7″, fari Full Led automatici, cerchi in lega da 16″, fari fendinebbia, vetri oscurati, sedili anteriori riscaldabili, clima automatico e telecamera posteriore. Poi ancora Cruise Control adattivo, assistenza alla frenata EBD, sistema S&S e sistemi “attentofrena”, “guidadritto”, “restasveglio” e “accompagnami”. L’auto risulta quindi completa vista anche la presenza del navigatore satellitare, ma crash test EuroNCAP la Swift in allestimento S ha ottenuto solo 3 stelle su 5. Gli interni, molto sobri, garantiscono tutto, ma senza fronzoli. Poco corposa la lista degli optional. Da un’auto progettata soprattutto per le donne ed i giovani ci aspetteremmo una maggiore possibilità di personalizzazioni sia interne che esterne. Insomma la Swift ha tutto ma non chiedetele gli straordinari. Le sue doti migliori sono il piacere di guida e le prestazioni. Da notare che questa versione non è guidabile dai neopatentati. Per loro c’è comunque la 1.2 Dualjet da 90 CV che ha un prezzo d’attacco notevolmente inferiore. Si parte da meno di 14.000 euro. Per i più sportivi è da poco disponibile la Suzuki Swift Sport che per poco più di 21.000 euro regala prestazioni e brio da auto corsaiola. Inoltre sono presenti versioni a quattro ruote motrici.
PREGI
Motore davvero parco
Prestazioni brillanti
DIFETTI
Solo 3 stelle nel crash test EuroNCAP per la versione S
Auto poco personalizzabile
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