La gamma Suzuki è una tra le più rispettose dell’ambiente nell’intero panorama automobilistico. Le emissioni medie delle vetture di Hamamatsu, immatricolate in Italia nel 2018, si sono attestate a soli 109,8 g/ di CO2, a fronte di una media complessiva del mercato di 114,4 g/km. È quindi normale che l’Ecotassa, introdotta di recente dal Governo, tocchi solo in minima parte il virtuoso listino di Hamamatsu. Soltanto chi sceglierà JIMNY 1.5 4WD ALLGRIP TOP, nella variante di nicchia a cambio automatico, dovrà pagare, a partire dal prossimo 1° marzo, l’una tantum prevista dalla Legge di Bilancio 2019. Tutte le altre Suzuki sono Ecotassa Free: hanno emissioni di CO2 che si mantengono abbondantemente sotto la fatidica soglia dei 160 g/km nel ciclo combinato NEDC (come indicato al rigo V7 delle rispettive carte di circolazione) e a nessun Cliente sarà richiesto alcun esborso supplementare. Per dovere di trasparenza e nel rispetto delle raccomandazioni europee, Suzuki ha inoltre scelto di indicare nel materiale informativo, a disposizione del pubblico, anche i valori misurati nel più severo e realistico ciclo WLTP, comunque non rilevanti ai fini del calcolo dell’Ecotassa.
Impegno per una mobilità sostenibile
Suzuki ha, da sempre, una grande attenzione per il tema dell’ecologia e ogni suo progetto nasce con l’idea di rendere la mobilità sostenibile nel lungo periodo. Tutte le auto Suzuki – così come i motocicli e i motori fuoribordo – sono concepite per ridurre al minimo il loro impatto sull’ambiente considerando l’intero ciclo di vita. L’analisi parte dal reperimento delle materie prime e si protrae fino al riciclaggio di tutti componenti, una volta che il mezzo smette di essere utilizzato. In questo ampio orizzonte temporale è chiaramente tenuto in massima considerazione il periodo di utilizzo, per il quale i tecnici si sforzano di abbattere i consumi e le emissioni nocive nelle più svariate condizioni d’impiego.
Una strategia vincente
Nel corso dei decenni questo approccio ha spinto Suzuki a puntare su caratteristiche costruttive precise, quali dimensioni ridotte e massa contenuta, sia per i modelli stradali, sia per quelli off-road. Questa filosofia progettuale originale e lungimirante, ora imitata da numerosi altri costruttori, permette alla Casa di Hamamatsu di proporre una gamma di modelli rispettosi della natura, oltre che agili e piacevoli da guidare.
L’ibrido di domani, oggi
Oggi l’Azienda si pone ancora volta all’avanguardia e apre nuove strade in materia di ibridazione con la geniale tecnologia Suzuki Hybrid, che abbatte consumi ed emissioni con un dispositivo leggero, compatto ed economico. Gli esemplari che l’adottano hanno un sovrapprezzo di soli 1.000 Euro e beneficiano dei vantaggi che le Regioni e molte amministrazioni locali riconoscono alle auto ibride in materia di tassa di possesso, accesso alle ZTL o sosta gratuita in spazi altrimenti a pagamento.
Suzuki, tradizione e innovazione dal 1909
Suzuki Motor Corporation è uno dei principali costruttori mondiali di automobili, motocicli e motori fuoribordo. Nel settore automobilistico l’Azienda è attualmente all’8° posto nella classifica mondiale delle vendite (fonte JATO), con oltre 3 milioni di vetture prodotte all’anno, ed è leader sul mercato giapponese nei segmenti Keicar e Passenger car. L’Azienda nasce nel 1909 da un’idea imprenditoriale di Michio Suzuki, che, nella cittadina di Hamamatsu, in Giappone, costruisce uno stabilimento per la produzione di telai tessili. Nel 1920 l’Azienda viene profondamente riorganizzata al fine di intraprendere il cammino industriale su scala internazionale, prendendo il nome di Suzuki Loom Manufacturing Co. Nel 1954 l’Azienda diviene Suzuki Motor Corporation Ltd e l’anno seguente, nel 1955, nasce Suzulight la prima automobile a marchio Suzuki, seguita nel 1970 da Jimny serie LJ10, il primo 4×4 compatto. Da allora in avanti, l’attività industriale nei differenti settori ha proseguito il suo incessante cammino di crescita, anche nei settori dei motocicli e dei motori marini fuoribordo puntando su valori quali l’affidabilità, il design e l’innovazione.