Suzuki Baleno è un’utilitaria riconoscibile a lunga distanza grazie alle linee nipponiche e alle importanti nervature che avvolgono la carrozzeria. Abbiamo provato la versione 1.2 SHVS ibrida con allestimento B-Top 5 porte, la combinazione ideale per chi cerca un’auto piacevole e dai costi di utilizzo contenuti. Il colore? Argento Tokyo.
Lunga quasi 4 metri, larga 1,74 e alta 1,47, come detto, segno distintivo della Baleno sono senza dubbio le linee. Nel frontale c’è la mascherina a forma di “V” ed una forte nervatura nel cofano. I gruppi ottici sono grandi e allo Xeno ed hanno il classico andamento a goccia con le luci posteriori Led nel nostro allestimento. Ci sono anche i fendinebbia. Salendo a bordo ci si accorge subito che l’abitacolo è molto ampio anche per i passeggeri posteriori che siedono comodi e senza troppi intralci. La plancia è severa, con andamento lineare. La plastica è rigida e ci sono gli inserti alluminio intorno alle bocchette d’aerazione e sulla consolle centrale. Lo schermo a sfioramento è da 7” (di serie per la B-Top) ed ha in dotazione la funzione di retrocamera utile in manovra soprattutto perchè il lunotto posteriore limita la visibilità. Pratici i portaoggetti così come il bagagliaio da 355 litri ed espandibile fino a 1085 abbattendo i sedili. La soglia di carico è ad 80 cm da terra.
A bordo di questa Suzuki lo spazio non manca ed è probabilmente proprio questo il suo punto di forza maggiore. I passeggeri siedono comodi e anche se non c’è la cura che si trova su una auto premium e i dettagli caratteristici sono pochi, non ci si può lamentare durante il viaggio che procede senza intoppi. Ideale in città, la Baleno non si perde d’animo neanche nei tragitti più impegnativi e l’assetto è morbido, garantito dalla taratura delle sospensioni e dalla presenza del motore elettrico che nell’andature a bassa velocità rende l’auto praticamente “muta”. Viaggiare con questo ibrido è un piacere e non dà pensieri, visto che la ricarica avviene in automatico grazie al recupero di energia in frenata e all’intervento dei sistemi quando ci si muove con il motore termico.
L’auto della nostra prova è ibrida ma il cambio resta comunque lo stesso in dotazione su tutte le versioni, ovvero il 5 marce manuale. Questo ha rapporti ideali per muoversi senza troppa fretta e “accompagna” la guida! Le sospensioni assorbono bene le asperità e riescono a contrastare in modo efficace il rollio in curva. Lo sterzo è diretto e ben rapportato, garantendo un ottimo inserimento in curva ed una guida sempre molto sicura.
I motori in gamma disponibili su Suzuki Baleno sono diversi: si parte dal 1.0 tre cilindri 111 CV sovralimentato da un turbocompressore. Questo è brillante, vibra poco e non è per niente rumoroso. Poi c’è il quattro cilindri 1.2 , con due iniettori per cilindro e 90 CV, proprio quello della nostra prova che però nella versione SHVS è equipaggiato con il nuovo sistema ibrido di Suzuki che utilizza una tecnologia semplificata, con batterie agli ioni di litio e garantisce consumi sui 24km/l ed emissioni molto basse.
I propulsori sono tutti Euro 6 ed i prezzi partono dai 15’700€ della versione 1.2 benzina/gpl fino ad arrivare ai 19’000€ della 1.0 Booster S con allestimento TOP.
La versione della nostra prova 1.2 ibrida parte da 17’600€ e ha di serie il sistema di navigazione con retrocamera, i cerchi in lega da 16”, i fari allo xeno, i fendinebbia, il volante in pelle, i sensori di parcheggio ed il climatizzatore automatico.
L’auto della nostra prova raggiunge la velocità massimo di 180km/h e grazie all’elettrico è bella da guidare anche in fase di accelerazione.