Toprak Razgatlioglu apre la stagione Superbike 2022 con un triplice podio, ma la Yamaha R1 non convince il campione del mondo.
La stagione Superbike 2022 non è iniziata nel modo migliore per Toprak Razgatlioglu. Chiude il primo round di Aragon con un triplice terzo posto e tutto sommato è un risultato soddisfacente per chi vuole puntare a difendere il titolo mondiale conquistato lo scorso novembre. Ma il turco della Yamaha deve fare i conti con qualche problema tecnico sulla sua R1, tanto di pensare un dietrofront dal punto di vista dell’elettronica.
Durante i test invernali la Casa di Iwata ha lavorato molto su questo fronte, ma al MotorLand la messa a punto della Yamaha non sembrava compatibile con la gomma anteriore Pirelli. La frenata, che si è rivelata il suo cavallo di battaglia nella passata stagione del WorldSBK, non è stata così incisiva nella sfida con Bautista e Rea. In Gara-1 ha tenuto testa per quasi metà gara, prima di doversi accontentare del gradino più basso del podio.
Razgatlioglu e Yamaha al lavoro sulla R1
Nulla di preoccupante per la squadra di Iwata, ma nella prossima gara di Assen ci sarà del lavoro da fare per evitare il calo della gomma anteriore. Il Mondiale 2021 era iniziato con un 3°-6°-6° posto, quindi peggio di quest’anno, su una pista tradizionalmente difficile per la Yamaha. Quindi tutto sommato può ritenersi un buon inizio per Toprak Razgatlioglu che però ha perso un po’ la mano a finire secondo… o addirittura terzo.
In Gara-2 si è ritrovato a dover fare i conti con le “seconde linee”, con la Ducati di Michael Rinaldi che ha provato a soffiargli il podio. In Olanda la squadra campione del mondo farà un passo indietro dal punto di vista tecnico: “Penso che possiamo tornare ad essere veloci e ritorneremo alla moto del 2021… Siamo tornati alla vecchia elettronica (ad Aragon, ndr) perché mi sentivo molto meglio. Il nuovo pacchetto è valido ma, in alcune aree, mi sento meglio con la vecchia. Forse torneremo al vecchio setting ad Assen“.
Nel campionato 2022 dovrà vedersela non solo con la Kawasaki di Jonathan Rea, ma anche con la Ducati di Alvaro Bautista, che domenica ha vinto Superpole Race e Gara-2 lasciando poco scampo agli inseguitori. Il pilota turco del team Pata Yamaha commenta scherzosamente: “Nel 2019 non riuscivo a vedere Alvaro in gara perché si allontanava subito. Almeno ora riesco a vederlo“.