Alvaro Bautista è leader del Mondiale Superbike dopo il primo week-end al MotorLand di Aragon. Ducati Aruba.it Racing inizia a sognare in grande.
Ducati si sfrega le mani dopo il primo week-end di Superbike ad Aragon. La scelta di far ritornare Alvaro Bautista sembra azzeccata: 2° posto in gara-1, vittoria nella Superpole Race e gara-2. Lo spagnolo del team Aruba.it Racing è al comando del Mondiale, una rondine non fa primavera, ma chi ben comincia è a metà dell’opera.
Il binomio Panigale V4R-Bautista ha dimostrato di non avere nulla da invidiare a Jonathan Rea con la Kawasaki Ninja e a Toprak Razgatlioglu con la Yamaha R1. E aggiunge un’iniezione spregiudicata di spettacolo ad un campionato che già lo scorso anno ha saputo appassionare i fan con una sfida epica fra i due titani. Dopo due stagioni difficili con la Honda, l’ex pilota MotoGP ritorna a sorridere e a trionfare: “Sono molto felice, ma non sono imbattibile, perché nessun pilota lo è“.
Nel primo round ha dovuto cedere la prima posizione ad un Johnny al limite con la sua ZX-10RR, ma dopo la Superpole Alvaro Bautista ha acquistato fiducia: “Avevo il controllo completo della Panigale. Prima della gara sprint mi sono detto ‘Perché non provarci?’ e ci sono riuscito“. Non ha mai corso rischi, in breve è diventato padrone della Rossa, comprendeva dove poteva spingere e come dettare il ritmo. Prossimo appuntamento ad Assen, le prove libere saranno fondamentali per prendere le misure al circuito.
A differenza di Aragon non ci saranno giornate di test, quindi i ‘mostri sacri’ Rea e Razgatlioglu potrebbero partire con un vantaggio. Ritornano i bei ricordi della stagione Superbike 2019, quando a metà campionato era leader indiscusso, prima di perdere la bussola nella seconda metà dell’anno. “Quello era il mio primo anno con la Ducati V4, ora ho più margine. A Borgo Panigale hanno lavorato sui punti deboli, anche se la velocità è rimasta inalterata. Non mi sono mai sentito bene come ora“.
Dopo il primo week-end al MotorLand di Aragon, Alvaro Bautista incassa anche i complimenti del rivale nordirlandese. “Sapeva che andare avanti era la sua migliore occasione, il piano ha funzionato e posso solo congratularmi con lui“, ha commentato il sei volte iridato Jonathan Rea. “Rinaldi e Toprak erano costantemente attaccati e non mi hanno permesso di far dettare il mio passo“.