Strisce blu, aumento improvviso dovuto alla crisi degli enti locali: ecco la città dove si pagherà il doppio di quello già pagato finora
Questi per gli italiani dal punto di vista economico sono anni durissimi come non se ne vedevano dalla recessioni dei primi anni ’70. La crisi è partita dal 2008 con il crollo di varie banche americane a causa della mala gestione dei mutui subprime. Queste chiusure determinarono una reazione finanziaria a catena i cui effetti negativi arrivarono pesantemente anche in Italia.
Neanche il tempo di riprendersi da questa ‘mazzata’ economica che a marzo 2020 è arrivata la pandemia da Covid-19 che, con la chiusura forzata degli esercizi economici prima e delle restrizioni dopo, ha messo in ginocchio milioni di italiani.
Per non farci mancare nulla a gennaio 2022 avevamo già visto aumentare i prezzi del carburante e di altre materie prime. Poi con l’inizio della guerra in Ucraina con l’invasione del Paese da parte dei russi, i prezzi di vendita di prodotti e servizi (gas, energia elettrica, carburante) hanno subito una impennata tale che a catena stanno aumentando i prezzi di tutta la filiera della vendita al dettaglio e non solo.
E di pochi giorni fa la decisione del Ministero per lo sviluppo economico di abbassare il prezzo della benzina di 25 centesimi, con la speranza di dare una boccata di ossigeno agli italiani. Ma questa misura sta risultando essere talmente modesta da non riuscire a risollevare le sorti di chi è in difficoltà e per lavoro deve prendere la macchina tutti i giorni.
Anche perché in questa situazione di crisi a soffrire sono anche gli enti locali, da anni vessati a causa del patto di stabilità che non ha permesso loro di effettuare lavori stradali e di manutenzione anche importanti.
Questo è il caso di una delle più grandi e popolose città italiane, Napoli, dove la crisi economica che ha colpito l’amministrazione di questa città l’ha portata sull’orlo del fallimento. Per questo motivo pochi giorni fa il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto denominato “Patto per Napoli”, atto a scongiurare la bancarotta della capitale del sud.
Come se non bastasse quindi tale situazione, i cittadini napoletani, che vedono la loro città in dissesto e si sono visti come gli altri aumentare i prezzi di ogni bene, si sono visti da un giorno all’altro raddoppiare il costo, nella maggior parte delle zone centrali, delle strisce blu, dove l’importo minimo per un’ora di sosta è passato da uno a due euro.
E questa decisioni è stata pressa proprio per attenuare i buchi di bilancio del Comune, visto che la gestione dei parcheggi pubblici pagamento compete all’azienda di trasporto locale, Anm, il cui azionista di maggioranza è proprio il Comune di Napoli.