Italia, Romania, Bulgaria, Portogallo e Slovacchia sono le 5 nazioni che si batteranno per posticipare lo stop sulla vendita delle vetture endotermiche dal 2035 al 2040. Anche altri governi nazionali hanno intenzione di cambiare idea. Cosa accadrà? Che decisione verrà presa dal Parlamento UE?
Il Consiglio Ambiente UE dovrà presto prendere una decisione sullo stop alla vendita delle vetture a diesel e benzina. Sarà il 2035 oppure il 2040? La decisione è molto importante. Cinque anni, infatti, potrebbero avere ripercussioni importanti sia in ambito economico sia in ambito ambientale. Una decisione molto complicata da prendere.
Molti Paesi vogliono accelerare il passaggio all’elettrico e l’abbandono dei motori a combustione interna. Ma non tutti sono d’accordo. Fra le nazioni favorevoli a posticipare lo stop al 2040 c’è anche l’Italia. Con lei Slovacchia, Bulgaria, Portogallo e Romania. Queste nazioni si sono esposte per posticipare di cinque anni il passaggio definitivo all’elettrico. Ma sono molti i Governi europei che starebbero pensando di cambiare idea!
Inoltre, molte case automobilistiche si sono schierate contro la decisione del Parlamento UE.
2035 o 2040? Ecco chi vuole posticipare il passaggio definitivo all’elettrico!
Cosa vogliono i 5 Paesi contrari allo stop totale nel 2035? L’Italia e gli altri quattro Paesi si sono resi protagonisti di una richiesta di ridurre al 90% le emissioni di CO2 entro quella data. Per il 2040, poi, si arriverebbe a uno stop del 100%.
Nella richiesta di posticipo dello stop, c’è anche un aspetto prettamente pratico e logistico. Al momento la maggior parte dei Paesi UE non è attrezzata per passare all’elettrico in modo totale. Per esempio, le colonnine elettriche per la ricarica sono molto rare in Italia e in tantissimi altri Paesi. Solo Germania e Paesi Bassi risultano essere già ben forniti di colonnine funzionanti!
Per permettere un passaggio ‘sicuro’ all’elettrico entro il 2035, stando ai dati forniti dai paesi ‘dissidenti’, servirebbero ben 7 milioni di nuovi punti di ricarica pubblici entro il 2030. Un qualcosa di difficilmente applicabile!
Green Peace Italia contro lo stop posticipato!
Ma la volontà di alcuni Paesi di voler rinviare al 2040 lo stop alle vendite delle macchine diesel e benzina, ha registrato il parere nettamente negativo di Green Peace Italia. Per l’associazione a tutela dell’ambiente, infatti, già il 2035 è una data troppo lontana. Posticiparla ulteriormente avrebbe effetti ancora più devastanti su clima e ambiente.
Queste le parole di Federico Spadini, esponente di Green Peace Italia, a riguardo: “Lo stop alle auto a benzina e diesel al 2035 è già tardi se l’Europa vuole davvero rispettare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Rimandare ulteriormente la transizione del settore automotive è un grave errore, perché danneggerebbe il clima e anche la nostra economia. Chiediamo al governo italiano e ai governi europei di non perdere l’occasione di mettere fine all’era delle auto inquinanti e di vietare le vendite ben prima del 2035″.
Spadini ha continuato: “Dobbiamo accelerare la transizione all’elettrico, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e delle relative infrastrutture e le forme di mobilità alternativa. Il governo italiano smetta di farsi influenzare dall’industria dei combustibili fossili e scelga ciò che è meglio per l’ambiente e per la nostra economia”.