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Stavano giusto per fargli la multa, ma il bigliettino lascia di stucco i poliziotti

Un bigliettino giustificativo non serve a nulla per evitare una multa se si infrange il Codice della Strada. Ecco cosa è accaduto esattamente.

Biglietto sull’auto – Motori.news

Non si dovrebbe parcheggiare in divieto di sosta perché è una violazione del Codice della Strada. I divieti di sosta sono stati creati per garantire la sicurezza stradale e la fluidità del traffico, oltre che per impedire che gli spazi pubblici vengano occupati in modo improprio.

Parcheggiare in una zona di divieto di sosta può causare una serie di problemi, come ad esempio l’ostacolo per l’accesso dei veicoli di emergenza, il rallentamento della circolazione, la creazione di rischi per la sicurezza dei pedoni, il blocco delle corsie riservate agli autobus o ai ciclisti.

Inoltre, la violazione del divieto di sosta può comportare una sanzione pecuniaria e il ritiro dei punti della patente di guida.

Si rischia una multa salata

In generale, il rischio principale in caso di divieto di sosta è quello di ricevere una sanzione amministrativa e una multa da parte delle autorità competenti, come la polizia municipale o la stradale.

Il costo della sanzione può variare a seconda del tipo di violazione commessa, ma solitamente le multe per il divieto di sosta possono essere abbastanza elevate e possono anche comportare la perdita di punti sulla patente di guida.

Inoltre, se la sosta in violazione del divieto ostacola la circolazione stradale o compromette la sicurezza di pedoni e altri utenti della strada, si può incorrere in ulteriori sanzioni.

Tra queste, la rimozione forzata del veicolo o il sequestro temporaneo della patente di guida.

Poliziotti di stucco davanti a un bigliettino

Quanto detto sopra con tutta probabilità poco importava al conducente di questa storia, che pensava di farla franca.

Poliziotti che multano – Motori.news

In che modo? Aveva lasciato l’auto in sosta vietata, esattamente nel parcheggio riservato ai disabili, con un bigliettino sopra il cruscotto per giustificare quanto fatto.

Ecco cosa c’era scritto sul biglietto: “Non avendo trovato parcheggio ho dovuto sostare qui, avendo regolare pass residenziale”.

Già in precedenza in via Venezian gli era stato rimosso il veicolo e comminata una multa salata per lo stesso motivo.

Evidentemente la lezione non gli era bastata, poiché anche questa volta i vigili urbani non hanno esitato un attimo a rimuovere il veicolo, nonostante il messaggio giustificativo.

Il bilancio finale per questo automobilista recidivo è una multa di 330 euro e la decurtazione di 8 punti sulla patente di guida.

Giusy Pirosa