Importanti notizie per tutti i motociclisti residenti in Italia. Guidare un mezzo a due ruote è fantastico, soprattutto per chi ha questa passione nel sangue. Tuttavia, le rigide norme del Codice della Strada devono essere rispettate, sia per la sicurezza e sia per evitare contravvenzioni salate.
In particolare, bisogna fare attenzione all’articolo 155 ed ai suoi primi due commi. Infatti, quest’ultimi affermano che: “durante la circolazione si devono evitare rumori molesti causati sia dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione stessa. Inoltre, il dispositivo silenziatore, qualora prescritto, deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e non deve essere alterato. Qualora non si rispettasse questa norma, la sanzione prevista sarebbe compresa tra i 41 e i 169 di euro di multa”. Dunque, se il motociclista in questione intende modificare la marmitta, bucandola, rischia grosso.
Tuttavia, la contravvenzione potrebbe aumentare ancora di più in virtù di un’altra violazione, ovvero quella relativa all’articolo numero 78 del già citato Codice della Strada. Tale norma, infatti, comprende le modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione e aggiornamento della carta di circolazione.
Il comma 3 di questo articolo dice, altresì, che “chiunque circola con un veicolo al quale siano state apportate modifiche alle caratteristiche indicate nel certificato di omologazione o di approvazione e nella carta di circolazione, oppure con il telaio modificato e che non risulti abbia sostenuto, con esito favorevole, le prescritte visita e prova, ovvero circola con un veicolo al quale sia stato sostituito il telaio in tutto o in parte e che non risulti abbia sostenuto con esito favorevole le prescritte visita e prova, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 422 a € 1.695”. Dunque, i “furbetti” non avranno scampo se circoleranno con il veicolo modificato rispetto alle info riportate nella carta di circolazione che, ricordiamolo, sarà anche ritirata.
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