Da luglio 2023 arriveranno importanti novità che hanno che fare con i biglietti di bus e metro che costeranno €2.
Ad aumentare saranno anche gli abbonamenti sia quelli mensili che quelli annuali. Il caso degli aumenti Atac ha fatto scoppiare parecchie le polemiche, come chiunque poteva già immaginare.
Proprio in questi giorni i pendolari si sono ritrovati a dover affrontare le conseguenze dei disservizi dettati dagli scioperi dai mezzi e non solo.
Metro e bus offrono un servizio alquanto scadente con ritardi, treni che saltano, autobus che non partono o che non arrivano causa guasti. Per cui l’aumento dei biglietti, almeno per adesso è totalmente fuori luogo.
Aumenti del costo dei biglietti metro e bus
Secondo il nuovo accordo un biglietto integrato dalla durata di 100 minuti passerà da €1,50 a €2. Poi ci saranno gli aumenti anche sui biglietti da 24, 48 e ovviamente 72 ore e saranno anch’essi sostanziali.
Secondo le tabelle, dovrebbero aumentare ben presto anche gli abbonamenti mensili e annuali. Per cui gli abbonamenti mensili passeranno dai €35 attuali a €46,70. Mentre gli abbonamenti annuali da 250 euro a €350 con un aumento di ben 100 euro.
A piangere le conseguenze saranno tutti coloro che sono costretti ad utilizzare i mezzi dei mezzi Cotral e ATAC giornalmente per recarsi al lavoro o per andare a scuola o all’università.
Navette cancellate, ritardi, navette inesistenti questi sono i motivi per cui i pendolari hanno organizzato delle proteste che avranno luogo nella prima settimana di dicembre sotto Cotral e sotto il Campidoglio.
Nel frattempo è partita anche una petizione contro la misura che in qualche modo va annullata. La notizia degli aumenti a partire da luglio 2023 è arrivata come un fulmine a ciel sereno, che ha fatto infiammare tutti i pendolari e le associazioni.
Cosa può fare la regione Lazio per scongiurare il peggio
Le opposizioni si sono scagliate contro la regione Lazio e contro Mauro Alessandri, nonché assessore alla mobilità della giunta Zingaretti chiedendo di mettersi a lavoro per evitare l’aumento fuori luogo del costo dei biglietti e degli abbonamenti in programma per il prossimo anno.
La promessa che è stata fatta ai pendolari dovrà essere rispettata. L’unica cosa da modificare è l’organizzazione di un sistema di trasporto per il momento totalmente inefficiente, che dovrebbe già essere al top e invece non lo è affatto.
A tutto questo, si aggiunge la beffa dell’aumento dei costi che non vale il servizio. La regione Lazio è l’unica che può scongiurare il peggio. Eventuali aumenti andrebbero a innescare un meccanismo parecchio pericoloso. Spetterebbe proprio alla regione andare a coprire il differenziale.