Tragedia sfiorata in MotoGP, non sono mancate polemiche. La Direzione Gara promette cambiamenti, ma sarà così?
Siamo alla fine della stagione MotoGP 2022, non senza una buona scia di polemiche per vari motivi. Uno dei più recenti è quanto accaduto nel corso del fine settimana in Australia, terzultimo round di questo campionato. Uno spaventoso incidente durante la gara Moto2 che aveva fatto tremare tutti, prima di vedere che il pilota si muoveva ed era cosciente, pur molto dolorante. Ma la cosa peggiore è stata l’assenza della bandiera rossa nonostante la gravità dell’accaduto! In seguito i piloti MotoGP si sono scagliati contro la Direzione Gara per questa incredibile scelta, che ha dovuto dare spiegazioni. Un “toppa” che fa ancora più danno…
A Phillip Island non sono mancati ospiti inattesi in giro per la pista nel corso dei turni. La MotoGP ha avuto incontri ravvicinati coi canguri in corsa, Moto2 e Moto3 invece con alcune oche. Per le classi minori era servita la bandiera rossa, visto che gli animali passeggiavano tranquillamente in pista, vicinissimi alle moto in corsa. È questo che rende ancora più incredibile quanto successo poi domenica: Jorge Navarro investito da Simone Corsi, nella carambola il primo rimane appena fuori dai cordoli, per poi essere subito assistito da commissari e personale medico, oltre allo stesso Corsi. A nemmeno un metro dai bolidi in corsa! Eppure, nonostante le persone chiaramente a rischio, non è stato sufficiente per esporre una bandiera rossa e fermare la gara. Navarro, seriamente infortunato, non aveva nascosto la paura provata ed aveva attaccato la Direzione Gara per la gestione di una situazione che poteva anche essergli fatale. Nell’ultimo GP in Malesia l’argomento è tornato protagonista in Commissione di Sicurezza.
Mike Webb, a capo della Direzione Gara, ha quindi dovuto dare spiegazioni. Sulle prime ha parlato di “zona poco pericolosa“, quindi senza necessità di bandiera rossa. Benzina sul fuoco, viste le immagini eloquenti. In seguito però ecco il dietrofront e l’ammissione che qualcosa non ha funzionato. In un periodo nero per i motori, poteva finire davvero male… “Stiamo rivedendo tutto il procedimento, cose del genere non devono più succedere” ha dichiarato Webb a Speedweek. “Stiamo anche valutando dove spostare i commissari ed il personale medico.” Ammette gli errori anche Carlos Ezpeleta, direttore sportivo Dorna: “C’è stato un equivoco a livello di comunicazione.” Aggiungendo che “Marc Marquez è venuto a chiedermi spiegazioni. Ero d’accordo, serviva la bandiera rossa.” Per stavolta tragedia solo sfiorata, ma servirà?