Mick Schumacher: rimproverato dal capo squadra, sostenuto da suo zio. Il figlio del 7 volte campione del mondo tedesco, è stato molto criticato dopo l’incidente con Sebastian Vettel.
La faccia di Mick Schumacher, dopo la gara di Miami, la dice lunga. Dopo la corsa le sue parole erano piene di frustrazione, gli occhi lacrimavano. Per la prima volta nella sua carriera, stava per guadagnare i primi punti nel Campionato del Mondo di Formula 1.
Poi li ha buttati via lui stesso al giro 54, tre giri prima della fine della gara. Quando ha cercato di superare Sebastian Vettel, ma ha giudicato male e ha toccato l’Aston Martin del quattro volte iridato. Con il risultato che Vettel ha dovuto fermare l’auto e Schumacher, dopo essersi fermato al pit stop per far mettere a posto la sua Haas.
La questione della colpa era infatti chiara: per la maggior parte degli esperti la curva apparteneva a Vettel. Ma Sebstian ha in qualche modo giustificato il giovane collega: “Penso che sia stato un classico malinteso. Non riuscivo a vedere Mick. Altrimenti gli avrei dato spazio. Peccato perché ci è costato ad entrambi i punti”.
Ancora di più: le dichiarazioni protettive di Vettel durante l’udienza con i quattro commissari di gara, hanno fatto sì che i commissari vedessero la collisione come un normale incidente di gara, e non hanno punito nessuno dei due.
Anche il pilota Esteban Ocon, ha difeso Mick Schumacher. Devi sapere che se Vettel è il mentore di Schumacher nella classe regina, il francese è il migliore amico di Schumacher in Formula 1. I due trascorrono molto tempo insieme anche nel tempo libero. Ocon stava guidando direttamente dietro i due tedeschi quando si sono scontrati.
“Ne abbiamo parlato, ma Mick sa esattamente cosa deve fare. È un pilota di Formula 1, ha molto talento e quindi non ha affatto bisogno dei miei consigli”. Ocon ha dato questa spiegazione per l’incidente: “L’asfalto è stato un completo disastro perché non siamo riusciti a sorpassare.
Mick ha toccato Sebastian perché non poteva attaccare all’interno, dato che se esci dalla linea ideale perdi mezzo secondo”. Schumacher sta attraversando un momento molto negativo, e i paragoni con il padre si sprecano. E lui è sempre sotto pressione. Le statistiche sono inno pugnabili, dato che il suo collega di squadra Magnussen, finora ha fatto 15 punti, contro gli zero di Mick.
Insieme a Nicholas Latifi (Williams), Mick Schumacher è l’unico pilota che non ha ancora fatto punti. Il capo del team Haas Günther Steiner è estremamente arrabbiato con il suo pilota. “Possiamo solo incolpare noi stessi per quello che è successo.
Abbiamo avuto la possibilità di fare punti con entrambe le vetture. Invece, siamo rimasti a mani vuote – e con molte “parti rotte”. Steiner se l’è presa anche direttamente con Schumacher: “Dobbiamo sfruttare il nostro potenziale. Inutile avere una macchina veloce ma non fare punti alla fine.
Non possiamo sempre dire che ci sarà un’altra gara il prossimo fine settimana, perché ad un certo punto la stagione sarà finita e aspetteremo il 24° GP per fare punti”. Lo zio di Mick, Ralf Schumacher, ex pilota anche lui, ha parlato delle dichiarazioni di Steiner e del momento negativo di suo nipote: “La collisione con Sebastian è stata estremamente fastidiosa, perché è costata dei punti.
Ma la cosa più importante per me: Mick ha passato un ottimo weekend. Era costantemente più veloce del suo compagno di squadra e si è creato le basi per finire in zona punti usando le sue stesse forze”.
Ecco perché Ralf Schumacher crede nelle potenzialità del nipote: “A Miami, Mick ha fatto la differenza come pilota per la sua velocità. Quindi sta andando nella giusta direzione. Ed è esattamente ciò che vuole vedere il capo del team Ferrari, Mattia Binotto”.