Come già detto da tempo, l‘AD del Gruppo FCA Sergio Marchionne lascerà il suo incarico durante il 2019. Il prossimo 1 giugno conosceremo il piano industriale di tutti i marchi fino al 2022 così da capire. Potremo scoprire quindi se nascerà o no la nuova Fiat Punto, quanti modelli nuovi lanceranno Alfa Romeo e Jeep per continuare la loro scalata e se Lancia fallirà. In ogni caso, piaccia o no, ma le casse del Gruppo hanno fatto passi in avanti in positivo negli ultimi anni. Merito della cura Marchionne? Non si può dire certo nascondere il suo grande lavoro fatto negli anni. Il debito dell’azienda è stato azzerato e gli utili sono stati portati a circa 5 miliardi.
Quanto ha guadagnato e quanto prenderà ancora Sergio Marchionne sino a fine mandato? Le cifre sono enormi. La sua paga fissa annuale tra bonus e stock option si aggira attorno ai 13-14 milioni di euro, in più ci sono le azioni del gruppo da lui detenute che negli ultimi anni gli stanno fruttando un bel gruzzoletto. Come buona uscita nel 2019 Sergio Marchionne dovrebbe prendere una dozzina di milioni di euro. A conti fatti in questi 15 anni l’AD di FCA porterà a casa una cifra tra i 200 ed i 250 milioni di euro (netti).
E chi sarà il suo successore alla guida di FCA? Sono tanti i nomi in ballo, di certo Sergio Marchionne vorrà lasciare l’azienda ad una persona di fiducia ed in piena sintonia con le sue idee. L’idea di John Elkann sembra essere stata accantonata nell’ultimo periodo, troppo giovane ed inesperto e comunque già ben inserito nell’azienda. Si fanno nomi solo di top manager già al lavoro a Casa FCA. Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer Europe, Africa and Middle East (EMEA), laureato in Economia all’Università Cattolica di Milano potrebbe essere uno dei successori.
Richard Palmer, nominato Chief Financial Officer (CFO), è un altro pretendente di spicco. Si fanno anche i nomi dell’AD di Magneti Marelli, Pietro Gorlier, molto stimato da Sergio Marchionne e di una donna. Si tratta di Daphne Zheng, nominata Chief Operating Officer (COO) China dal 2017. Questi sono i più papabili, ma non possiamo dimenticare l’americana Linda Knoll, responsabile del personale a livello globale di FCA.
Sembrano essere tramontate le idee di “assumere” top manager esterni, anche se i nomi che faremo non sono del tutto da scartare. Luca De Meo, attuale AD di Seat, è da sempre stato visto di buon occhio da Sergio Marchionne, grazie anche al grosso aiuto che ha fornito nei primi anni in FCA. Infine citiamo Carlos Ghosn, attuale AD di Renault-Nissan: mai dire mai ad un’alleanza con FCA. Nascerebbe così un gruppo automotive da oltre 15 milioni di vetture l’anno. La cosa sembra impossibile, ma non si sa mai.
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