La figura del controllore sull’autobus fa paura a tutti, perché sappiamo che è una persona autorizzata a elevare multe in presenza di passeggeri che non hanno il biglietto. Purtroppo sono in tanti a salire a scrocco in Italia.
Soprattutto oggi con il caro benzina e probabilmente anche nei prossimi mesi sarà così, tutti quanti preferiscono utilizzare i mezzi pubblici per spostarsi da una parte all’altra della città o da paese a paese.
Sono rimasti in pochi coloro che scelgono di usare l’auto perché l’obiettivo comune è risparmiare. Più si risparmia e meglio ci si sente.
Controllore sull’autobus, ecco qual è il suo ruolo
Sulla figura del controllore ci sono parecchi dubbi. È bene sapere che non può assolutamente elevare multe fuori dal contesto, quindi per esempio agli automobilisti. Il ruolo di controllore ha a che fare esclusivamente con un mezzo di trasporto pubblico.
Qualora questo dovesse esercitare la sua professione in mezzo alla strada, allora si tratterebbe di un abuso da denunciare.
I chiarimenti arrivati dalla corte di cassazione
La corte di Cassazione ha chiarito quali sono i poteri del controllore e fin dove questa figura può spingersi trattandosi di un pubblico ufficiale a tutti gli effetti, ma con dei limiti.
Sull’autobus il controllore ha dei doveri, che mirano a fare rispettare la legge. Così come i cittadini hanno dei diritti. I passeggeri sia quelli che prendono sempre i mezzi pubblici, che quelli che non lo fanno mai, devono conoscere sia i propri diritti che i propri doveri, così come i doveri del controllore per non trovarsi in situazioni difficoltose o di disagio.
Ecco cosa accomuna un treno con l’autobus. In entrambi si sale soltanto se si è in possesso del biglietto. Se si è senza, possono succedere due cose. Se si è fortunati si riesce a scampare il pericolo. Se non lo si è, pur scendendo a una o due fermate di distacco, si rischia che all’improvviso salga il controllore ed ecco che scatta la sanzione.
Infatti, il controllore può fare la multa in qualunque momento se ci sono gli estremi ed è in dovere di chiedere le generalità che il passeggero è tenuto a fornire. Se il passeggero dovesse decidere di non farlo, allora si parlerebbe di reato maggiore. In questo caso si rischia la reclusione, perché il controllore sull’autobus è a tutti gli effetti un’autorità ed è quindi in dovere di esercitare le sue funzioni che il comune cittadino deve rispettare. È reato negare i propri documenti, così come è reato fornire dati inesatti, frutto della fantasia.