Può capitare a tutti di essere fermati a un posto di blocco per un controllo. Ci sono molti aspetti che gli agenti possono valutare. In un caso specifico, si può andare incontro a una sanzione davvero molto salata. A cosa ci riferiamo? Ecco tutti i dettagli.
Il Codice della Strada regola tutti gli aspetti del corretto modo di “vivere” la strada. Automobilisti, motociclisti, pedoni e ciclisti devono sottostare obbligatoriamente alle norme prescritte da questo prontuario. Tutto ciò per evitare il caos in strada e per non incorrere in sanzioni amministrative.
Per ogni infrazione commessa si rischiano multe variabili. Più è grave il gesto compiuto e maggiori saranno, come ovvio che sia, le conseguenze. In alcuni casi, esse non saranno solo pecuniarie, ma si può correre il rischio di subire anche gravi sottrazioni di punti dalla patente. Se, poi, commetti, qualcosa di davvero pericoloso e senza alcuna responsabilità, allora la questione può anche finire sul piano strettamente penale.
Sulle strade del nostro Paese, gli agenti di polizia e i carabinieri hanno tutto il diritto di monitorare la situazione direttamente sul “campo”. Essi possono attuare dei veri e propri posti di blocco oppure dei normali posti di controllo. Lo scopo è quello di controllare che ogni automobilista e ogni mezzo circolante siano in perfetta regola.
Patente e libretto non sono le uniche cose che gli agenti possono controllare durante un controllo a bordo strada. Sono, ovviamente, documenti necessari e che devono essere sempre in regola. Essi verranno richiesti sempre, a prescindere dal tipo di controllo e di monitoraggio in atto.
Gli agenti possono accertare anche eventuali anomalie dal punto di vista fisico del conducente. Nel caso dovessero rivelare qualcosa di “sospetto”, potrebbero richiedere il cosiddetto test del palloncino, in merito all’abuso di alcool. Non ci si può, infatti, mai mettere al volante dopo aver bevuto e, quindi, in caso di superamento del tasso limite di tolleranza.
La sicurezza in strada dovrà essere sempre garantita in ogni momento. Ogni utente, quindi, è obbligato a mettersi alla guida del proprio mezzo solo se in condizioni psicofisiche ottimali. Gli agenti possono dare multe salate anche in caso di guida con lo smartphone in mano.
L’attenzione alla guida dovrà essere sempre costante. Come ovvio che sia, poi, si dovranno rispettare tutte le regole in merito ai limiti di velocità, alle precedenze da dare agli incroci, ai parcheggi corretti da eseguire, ai sorpassi e a tantissimi altri aspetti.
La polizia o appositi dispositivi elettronici posti sulle strade del nostro Paese, possono “intercettare” il trasgressore e multarlo pesantemente. Durante un posto di blocco, poi, c’è anche un dettaglio specifico che gli agenti possono controllare. A cosa ci riferiamo? Ecco tutto quello che devi sapere.
Per una circolazione regolare, ogni automobilista deve sottostare, quindi, a delle regole. Esse riguardano il giusto comportamento da tenere al volante, ma anche essere sempre in regola con tutti i documenti necessari. Anche il mezzo che si guida, però, dovrà essere perfettamente a norma. Quale aspetto potrebbe costarti caro? Ecco tutte le informazioni in merito.
Ogni modifica al proprio mezzo deve essere omologata e consentita dal Codice della Strada. Per esempio, non sarà possibile aumentare la potenza del veicolo, oltre i limiti consentiti dal produttore e trascritti sul libretto di istruzioni. In un momento simile, poi, tutti quanti abbiamo imparato a conoscere l’importanza di rispettare l’ambiente che ci circonda.
Ogni casa automobilistica sta cercando di ridurre sempre più le emissioni dei gas di scarico dei propri veicoli. Sono sempre di più, poi, le auto ibride o elettriche circolanti. Che cosa è successo su una specifica strada del nostro Paese? Ecco la multa salata ricevuta da un proprietario di un camion.
Sulla Via Appia, nei pressi di Ariccia, un camionista alla guida di un tir con targa straniera è stato fermato dagli agenti durante un posto di blocco. Il normale controllo si è tramutato in un vero e proprio salasso per l’uomo. Il camion, infatti, non era a norma dal punto di vista delle emissioni.
A bordo del camion, gli agenti hanno scoperto un tecnologico attrezzo in grado di manomettere e abbassare i livelli di emissione dei gas di scarico entro i limiti consentiti. Un tentativo di violazione della legge che è costato molto caro al camionista: 450 euro di multa in totale.