Se metti la benzina con la carta o un bancomat, al distributore devi fare attenzione a questo preciso dettaglio.
Fare benzina è diventato un qualcosa di sempre più complicato nell’ultimo anno. I rincari folli che si sono registrati dal febbraio 2022 in avanti hanno scosso un po’ tutti. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, infatti, il costo di benzina e diesel è arrivato a livelli estremi.
Solo alcune misure del Governo hanno permesso di arginare la gravità dei fatti, rendendo più sostenibile la spesa per milioni di automobilisti del nostro Paese. Negli ultimi mesi, fortunatamente, la situazione è tornata a essere migliore e i prezzi si sono stabilizzati. Essi sono, comunque, ancora superiori a quelli di oltre 12 mesi fa.
Esistono tanti metodi per risparmiare un po’ di carburante a ogni pieno di benzina. Per percorrere più chilometri con un serbatoio del tutto pieno, sarà indispensabile guidare in modo lineare, evitando accelerate e frenate brusche e improvvise. Usare solo se necessario il climatizzatore è un altro consiglio che possiamo dare.
La scelta migliore per risparmiare benzina, poi, è quella di effettuare rifornimento in modalità self service. Il costo al litro, infatti, sarà di circa 10-15 centesimi inferiore rispetto alla modalità ‘servito’.
In questo articolo, però, vogliamo portarti a conoscenza del rischio che corri se effettui il pagamento con la carta e non stai attento a un particolare aspetto. Da questo momento in poi, quindi, non correrai più il rischio di avere problemi presso il distributore di benzina nel quale effettuerai il rifornimento di carburante. Ecco i dettagli.
Metti la benzina con la carta? Stai attento a questo aspetto
Il prezzo medio del diesel in modalità self service si è attestato sul valore indicativo di 1,75 euro. Circa 10 centesimi in più, invece, è il prezzo medio della benzina. Fare benzina in autonomia è, come detto, la soluzione migliore per arrivare a risparmiare parecchi euro a ogni pieno.
Al momento del pagamento, ancora molte persone preferiscono inserire nella macchinetta i soldi contanti. Immettendo la banconota all’interno di essa, potrai selezionare il numero della pompa di benzina e inizierai l’erogazione di carburante qualche secondo dopo.
Sono in tanti, però, ad arrivare presso il distributore di benzina, accorgendosi di non avere soldi contanti. Nessun problema, dal momento che il tutto potrà sbloccarsi anche inserendo il proprio bancomat o la propria carta di credito all’interno della macchinetta.
Alcune persone, poi, preferiscono effettuare il pagamento sempre in questa modalità, in modo tale da non doversi portare dietro i soldi contanti. Ti basterà indicare la somma che vorrai spendere per rifornire l’auto e il numero della pompa.
Tutto molto semplice. In questo articolo, però, ti vogliamo mettere in guardia circa un possibile rischio che potresti incontrare pagando con la carta in modalità self service. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non vederti svuotato il conto corrente!
Paghi con bancomat? Stai attento al possibile errore
La praticità di effettuare i vari pagamenti con la propria carta di credito è molto elevata. Non dovrai portarti dietro contanti e non correrai il rischio di incappare in possibili problemi, legati al furto o alla perdita di essi. Inoltre, potrai tenere sempre monitorate le tue spese quotidiane e mensili.
In questo articolo, come anticipato, ti vogliamo informare, però, che c’è un rischio elevato al quale si può andare incontro nel momento esatto in cui si dovesse inserire la propria carta per effettuare il rifornimento di carburante.
Sono stati segnalati, infatti, vari casi strani presso alcuni distributori di benzina situati in varie zone del nostro Paese. Specifici errori di sistema, infatti, hanno fatto pagare una somma maggiore ad alcuni clienti.
Uno zero in più che è costato molto caro a tanti automobilisti italiani. Inserendo la carta e digitando la somma di 20 euro, per esempio, alcune persone hanno fatto la scoperta di aver pagato in realtà 200 euro. Un prelievo del tutto immotivato dal proprio conto, che ha fatto scattare l’allarme.
Altre volte, invece, sono stati prelevati 100 euro al posto di 10. Una falla di alcuni sistemi elettronici, i quali fanno riferimento alla funzionalità di massima erogazione disponibile in quel momento.
Le varie compagnie hanno risarcito i clienti “truffati” da questo errore elettronico, ma l’iter burocratico è stato lungo. Il nostro consiglio è quello di stare attenti a ogni dettaglio, una volta inserita la carta. Sullo scontrino, poi, sarà sempre indicata la somma prelevata dal conto.
Fai sempre caso alla somma presente sulla macchinetta e a quella indicata sullo scontrino, al termine del rifornimento.