Se fai questa dichiarazione eviti le multe salatissime: lo dice proprio il Codice della Strada

La Cassazione ha stabilito che possiamo evitare di pagare sanzioni elevate se riusciamo a dimostrare questa semplice cosa

Multe salatissime
Multe salatissime – Motori-News

Avete preso una multa o perso i punti della patente? Ecco cosa fare

Nella vostra esistenza sicuramente sarà successo a molti di noi di ricevere una multa, per una infrazione accaduta mesi prima. E a volte capita che tale sanzione amministrativa, venga accompagnata anche da una decurtazione dei punti della patente. Qualora si dovesse verificare l’intenzione di togliere i punti, ci corre l’obbligo di comunicare i dati della persona che in quel momento era alla guida.

E qui viene il difficile. Perché, al di là di quelle persone che cercano sempre di trovare il modo per aggirare le leggi, ci può essere la possibilità concreta che non ci si ricordi chi, in quel giorno e in quella data, ora ha preso la macchina e si è beccato la multa. Questo perché magari possediamo una piccola azienda con molti dipendenti che utilizzano la stessa macchina. O facciamo parte di una famiglia numerosa, in cui ogni componente può a turno prendere la vettura di famiglia. Quindi a chi far togliere i punti della patente?

Auto della polizia municipale
Auto della polizia municipale . motori.news

Fino ad ora la legge ha previsto che, il proprietario del veicolo, deve comunicare entro 60 giorni dal ricevimento della notifica, gli estremi del conducente dell’auto. Qualora questo tipo di comunicazione non dovesse arrivare, si è passibili di una sanzione che può arrivare fino a 1.166 euro.

Come evitare di pagare la multa

Da poco tempo finalmente le cose sono cambiate e ora esiste la possibilità di evitare di pagare la multa, e vedersi decurtati i punti patente, se non si è in grado di risalire a chi, nel momento dell’erogazione della multa, era alla guida del veicolo. E a stabilirlo è stata la Cassazione che ha ‘risposto’ ad un esposto effettuato da una signora. Questa si è rivolta alla Suprema Corte dopo essersi vista arrivare la multa a casa, nonostante avesse comunicato alla polizia municipale di non poter risalire al ‘colpevole’ dell’infrazione.

Autovelox
Autovelox – motori.news

La Cassazione, dopo un’attenta e scrupolosa analisi, ha dato ragione alla Signora in questione. Infatti, grazie all’ordinanza n.9555/18, da ora per applicare il Codice della Strada e sanzionare una persona, bisogna fare un importane distinguo tra chi evita o si dimentica di fornire i dati richiesti e da chi invece fornisce una dichiarazione dove, spiegando il motivo, viene raccontato il perché dell’impossibilità di risalire al conducente della macchina al momento dell’infrazione.

Naturalmente, una volta effettuata tale dichiarazione, spetta al Giudice decidere se le affermazioni scritte corrispondono o meno alla verità.

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