Con le ultime scoperte in ambito tecnologico non saremo più costretti a buttare il nostro vecchio scooter per passare all’elettrico.
C’è un modo, infatti, per modificarlo in maniera sostanziale e renderlo al 100% elettrico. con questa trasformazione, fra l’altro, questo ci costerà molto meno quando andremo a fare rifornimento.
Dopotutto lo sappiamo la transizione energetica che sta via via lentamente prendendo piede nel mondo non riguarderà soltanto i mezzi a quattro ruote. Da questo processo per salvaguardare l’ambiente non saranno altresì escluse moto e scooter.
Non dovremo necessariamente buttare i nostri vecchi scooter
Come stabilito dall’Unione Europea, infatti, a partire dal 2035 i motori termici a benzina e diesel dovranno sparire dalla circolazione. Per questo motivo ad oggi è facile pensare come anche gli scooter dovranno adattarsi alla manovra affidandosi alle batterie per la propria alimentazione.
Le aziende, d’altronde, non hanno perso tempo iniziando fin da subito a produrre i primi modelli a zero emissioni. I nuovi modelli, dunque, saranno del tutto elettrici ma che fine faranno i nostri vecchi scooter?
Ebbene, come detto, non saremo costretti a gettarli via, potendo ricorrere ad un fantastico kit in grado di cambiare l’alimentazione del nostro mezzo a due ruote. Il primo a farsi questa domanda, quindi, è stato il designer di origini belga Benjamin Surain, il quale ha messo a punto un modo per convertire gli scooter.
Fra l’altro questo kit potrà essere utilizzato per qualsiasi tipo di scooter ma in special modo per i famosi “cinquantini“. Modelli sì passati ma che almeno qui da noi hanno segnato intere generazioni.
Un design belga ha ideato un motore elettrico intercambiabile
A garantire questo cambio di alimentazione è l‘E-Core ideato dal designer il quale risulta essere un motore elettrico intercambiabile. Quest’ultimo, come detto, è rivolto in special modo ai modelli da 50 cm3 a quattro tempi e che raggiungono una potenza che va dai 2 ai 3 kW.
Questa scelta, dunque, è stata fatta perché al momento investire anche sulle moto di grossa cilindrata sarebbe un rischio. Con questi modelli meno potenti però il problema dell’immediato consumo delle batteria andrebbe almeno in parte tamponato.
Con questa trovata, dunque, aiuteremo l’ambiente e non solo dato che non saremo costretti a sostituire il nostro ciclomotore. Purtroppo però ad oggi l’Unione Europea non si è ancora espressa in merito alla faccenda e quindi non sappiamo come verranno classificati questi “nuovi modelli”.