Michael Schumacher è ancora oggi, nonostante il ritiro, uno dei piloti più forti al mondo di Formula 1. Molto amato da appassionati, ma non solo, rappresenta il campione con la C maiuscola. Per i tifosi della Ferrari, poi, è l’icona degli ultimi 20 anni, caratterizzati dalle sue numerose vittorie.
Purtroppo, però, dal 29 dicembre 2013, non si parla più di quel pilota capace di trionfare nel cosiddetto “Circus”. Una data maledetta, divenuta ormai famosa per l’incidente occorso al tedesco che, ormai da quasi 5 anni, vive in uno stato vegetativo in Svizzera, nella sua dimora. Assistito dai suoi familiari e dal personale sanitario specializzato, Schumacher continua la convalescenza. Massimo riserbo sulle sue condizioni di salute, anche se arriva una piccola speranza direttamente dal Centro di neurologia della clinica Asklepios di Seesen.
Mark Obermann, questo il nome dell’esperto e direttore del centro, come riporta il portale express.co.uk, qualche giorno fa ha affermato: “Questi pazienti sono più consapevoli di quello che gli accade intorno più di quanto possiamo pensare. Gesti semplici come toccargli le mani o parlargli sono molto importanti per svegliarli dal sonno del coma o dallo stato vegetativo”. Seguendo la tesi del medico, basato su uno studio, il 30-40% delle persone che vivono in coma, così come “Schumi”, può tornare a una vita quasi normale dopo un certo periodo: “Secondo uno studio condotto in Svezia, questi pazienti hanno ripreso conoscenza dopo quattro anni. Molti tornano in vita, vedere i loro figli e nipoti come crescono, fanno progetti”.
Dunque, notizie positive per il pieno recupero di Michael Schumacher, da sempre nel cuore degli amanti dei motori.
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