Ducati può puntare al titolo mondiale SBK 2022: Gigi Dall’Igna suona la carica ed esalta il potenziale della Ducati Panigale e di Alvaro Bautista.
Non sarà l’anno giusto per trionfare nel campionato del mondo di MotoGP, ma Ducati ha tutte le carte in regola per puntare al titolo SBK. La Desmosedici GP22 sembra la moto più competitiva in griglia, ma ancora non ha un vero pilota-domatore capace di essere costante nei risultati. Pecco Bagnaia ha rimediato quattro cadute nelle prime dieci gare, segno che c’è ancora lavoro da fare dal punto di vista mentale.
Alvaro Bautista, invece, ha il giusto mix di velocità ed esperienza per puntare in alto, con sei vittorie e sei podi nelle prime dodici gare. Un inizio di campionato straordinario dove neppure i più affermati Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu possono fare molto. Non si può certo cantare vittoria, la stagione SBK 2019 deve servire da insegnamento, ma facendo i dovuti scongiuri la Casa emiliana potrebbe chiudere il 2022 con titolo iridato da portare nelle stanze di Borgo Panigale.
Il General Manager di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, è entusiasta per l’avvio di Mondiale intrapreso da Alvaro Bautista. Il ritorno del pilota spagnolo si è rivelata una mossa azzeccata: “Dai test invernali siamo tornati con Alvaro e il feeling è stato ottimo. Soprattutto nella prima gara abbiamo capito di essere competitivi. Ci sono altri due piloti che hanno più o meno lo stesso livello, quindi il Campionato sarà tosto fino alla fine della stagione. Ma ci siamo e portiamo a casa i risultati. Sono davvero contento che Alvaro sia tornato con noi“.
Alvaro Bautista conta 220 punti dopo appena 4 round, Jonathan Rea insegue a quota 184, ancora 8 week-end da disputare. “Vincere il Mondiale è sempre difficile, non è importante soltanto arriva primi, devi essere costante per tutta la stagione, questa è la cosa più difficile da fare per il pilota e per la moto – ha sottolineato Gigi Dall’Igna ai microfoni di WorldSBK.com -. Sappiamo di poterci giocare il titolo fino alla fine della stagione e vedremo cosa succederà alla fine“.
La Ducati Panigale ha un motore V4 contro i quattro cilindri in linea di Kawasaki e Yamaha. Secondo il direttore generale di Borgo Panigale è la miglior soluzione per la pista, ma è ancora il pilota a fare la differenza: “Ha uno degli stili di guida più belli da vedere in tv, molto preciso. Quando hai un pilota come lui è abbastanza semplice mettere a punto la moto“. E conclude svelando il suo vero compito: “Non è quello di costruire una buona moto ma vincere i Campionati Costruttori e Piloti“.