Ogni Autovelox che possiamo incontrare sul nostro tragitto può essere di diversa forma, struttura e colore. Ma non è finita qui. Infatti, non tutti i dispositivi svolgono la stessa funzione degli altri. A cosa facciamo riferimento? In questo articolo evidenzieremo lo scopo di alcuni specifici dispositivi, vale a dire gli Autovelox blu. Ecco tutti i dettagli e a cosa dovrai stare attento per non incappare in spiacevoli multe.
Essere “intercettati” dalle telecamere a infrarossi dei dispositivi Autovelox non è certamente piacevole. Questi strumenti sono un valido aiuto per le forze dell’ordine preposte al controllo delle regole sulla velocità in strada. Ogni giorno, infatti, diversi automobilisti incorrono in multe per eccesso di velocità, in seguito alla segnalazione di questi dispositivi.
Un Autovelox funzionante fotografa la targa di ogni vettura in transito in un determinato punto, grazie all’emissione di un doppio raggio laser parallelo. Le multe possono variare in base all’effettivo superamento dei limiti di velocità della singola macchina. Se superi di poco il limite, la sanzione si attesta su poche decine di euro, ma se vieni ‘beccato’ oltre i 60 km/h rispetto al consentito, allora il rischio è di venire multati fino a 3.382 euro, con l’aggiunta della sospensione della patente fino a 12 mesi.
Ogni dispositivo Autovelox è diverso dall’altro. Essi possono essere ubicati su qualsiasi strada – urbana ed extraurbana – e autostrada del nostro Paese. Affinché sia valida la multa, lo strumento elettronico per il rilevamento della velocità dovrà essere segnalato con anticipo e dovrà essere visibile a ogni automobilista.
Inoltre, il dispositivo dovrà essere omologato e sulle strade ci sarà l’obbligo di segnalazione degli effettivi limiti di velocità su quel tratto. Ma sai tutta la verità sugli Autovelox blu? Andiamo a scoprire a cosa servono realmente e le differenze rispetto agli altri dispositivi simili.
La misteriosa funzione degli Autovelox blu: ecco tutto quello che c’è da sapere su questi dispositivi
Sarà capitato a tutti di imbattersi in strane scatolette presenti a bordo strada. Questi dispositivi hanno una struttura a colonnina e sono di colore diverso. Inoltre, per legge, dovranno obbligatoriamente sono essere segnalati su entrambe le carreggiate di marcia. Ma a cosa servono gli Autovelox a colonnina di colore blu? Ecco la loro funzione e le differenze rispetto agli strumenti di altro colore.
Quando ci si imbatte in un Autovelox a colonnina di colore blu a bordo strada è importante sapere che esso sarà di tipo fisso. In pratica, la telecamera all’interno del box sarà attiva sempre 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Qualunque macchina dovesse oltrepassare i limiti di velocità – oltre la soglia di tolleranza di 5 km/h consentita – si imbatterà in una multa più o meno sostanziosa.
Molti sono portati a credere che tali colonnine siano semplicemente dei dissuasori. In realtà, come appena detto, non è così. Essi funzionano sempre e non hanno bisogno della presenza della polizia stradale per scattare fotografie alle targhe. Inoltre, riescono a rilevare tutti i passaggi con qualsiasi condizione diversa di visibilità.
Ma non è finita qui. Alcuni particolari Autovelox di colore blu permettono alla polizia di controllare – da remoto – se le macchine in passaggio siano in regola dal punto di vista assicurativo e della revisione. Inoltre, possono captare anche se il mezzo sia stato sottoposto a sequestro oppure se sia stato rubato.
Gli Autovelox blu si differenziano dalle altre colonnine presenti a bordo strada. Ci riferiamo agli Autovelox di colore arancione. Questi ultimi, infatti, hanno la funzione di intimorire gli automobilisti in transito. Spesso sono vuoti e fungono solo da dissuasori. Si attivano, infatti, solo in presenza degli agenti della polizia nelle vicinanze.
