Gli ingegneri Ford hanno creato un metodo per riscaldare l’auto che fa risparmiare consumo di energia e carburante.
L’inverno sta volgendo al suo termine naturale, ma nelle ultime settimane il freddo e il gelo sono persistiti in alcune zone d’Italia.
Non c’è niente di peggio che salire in auto e avvertire quelle forti sensazioni di freddo, soprattutto se l’auto è stata lasciata in un garage o in strada, zone in cui non c’è riscaldamento né luce solare.
Un normale impianto di climatizzazione per auto viene solitamente utilizzato per riscaldare l’ambiente interno.
Questa funzione non è più optional per l’abitacolo ed è particolarmente importante per proteggere i finestrini dal gelo e dall’umidità.
Tuttavia, questa tipologia di riscaldamento presenta due svantaggi: fa sprecare energia e carburante al veicolo e inquina l’ambiente perché emette ulteriori quantitativi di gas.
Ma c’è un altro modo per riscaldare l’auto al suo interno durante la stagione invernale in cui il gelo persiste.
È stato testato dagli ingegneri della Ford, casa automobilistica americana, sempre alla ricerca di soluzioni innovative ma non inquinanti per l’ambiente.
I veicoli elettrici vengono solitamente climatizzati facendo circolare l’aria riscaldata da un condizionatore d’aria.
Tuttavia, è possibile riscaldare anche le superfici interne del veicolo. Stiamo parlando di superfici che entrano a diretto contatto con i passeggeri, oppure di pannelli che emettono calore verso i passeggeri e il conducente.
L’esperimento è stato condotto su una Ford E-Transit completamente elettrica. L’auto è dotata di tappetini, braccioli, alette parasole, pannelli sia alle porte che sotto il volante, tutti riscaldati.
Il veicolo ha percorso circa 350 chilometri intorno alla zona di Colonia, in Germania, trasportando sia persone che merci.
Gli ingegneri si sono accorti che il riscaldamento delle superfici ha ridotto il consumo energetico del 13% e ha aumentato l’autonomia del veicolo elettrico per carica del 5% rispetto a un sistema di climatizzazione standard.
Questa soluzione è in grado teoricamente di consentire al veicolo di percorrere ogni anno molte centinaia di chilometri in più.
Inoltre, gli studi da parte degli ingegneri Ford hanno dimostrato che le variazioni atmosferiche, del traffico e delle condizioni stradali possono influire sul chilometraggio.
La combinazione di questi dati consente di prevedere con maggiore precisione e in tempo reale il chilometraggio del veicolo.
Ciò può essere particolarmente utile per i veicoli commerciali e per stimare il fabbisogno energetico su percorsi specifici.