In tempi di crisi energetica e caro carburante, è utile sapere quali sono le pompe di benzina più economiche. Vediamole insieme
Il nuovo anno ci ha portato la brutta sorpresa del caro carburante: l’eliminazione degli sconti sulle accise ha riportato su i prezzi di benzina e gasolio costringendo gli italiani in alcuni casi a rinunciare all’auto o trovare nuovi metodi per cercare di risparmiare il più possibile sul pieno.
Tra il mantenere un’andatura il più regolare possibile quando si guida l’auto o il cercare di utilizzare la macchina comunque il meno possibile, di trucchetti per non spendere troppo in carburante ce ne sono tanti. Compresa la possibilità di optare per le cosiddette pompe bianche.
Pompe bianche: convengono davvero? Perché costano meno?
Le cosiddette “pompe banche” sono delle stazioni di rifornimento no logo, ovverosia che non sono legate a nessuna delle marche più famose. Si tratta quindi di benzinai privati: questo significa che il carburante è di scarsa qualità? No, perché in questo senso la qualità è sempre la stessa. Cosa cambia allora e perché qui la benzina costa meno?
La spiegazione è in realtà più semplice di quella che potrebbe pensare: le pompe bianche o pompe no logo si riforniscono ad un punto di stoccaggio più vicino. Sembra poco, ma una scelta del genere permette di garantire un risparmio al litro che può arrivare addirittura ai 10 centesimi.
Non è poco, specie quando si tratta di fare il pieno: il problema è che le pompe bianche o no logo sono difficili da trovare, anche se la loro diffusione si è fatta sempre più ampia negli ultimi anni.
Sappiamo cosa ti stia chiedendo: ma ci si può davvero fidare di queste stazioni di rifornimento? In linea teorica assolutamente sì, nel senso che il carburante venduto da queste pompe è di pari qualità a quello che invece potrebbero fornirti le marche più famose. Appare evidente però, parlando del pratico, che qualcuno provi a fare il furbetto.
Allo scopo di risparmiare ancora di più sull’acquisto di carburante poi da rivendere, sono stati segnalati casi di pompe bianche che si riforniscono di carichi di benzina e diesel sfruttando carichi di contrabbando provenienti dai paesi dell’est.
Devi sapere che gli autotrasportatori di carburante, una volta giunti in Italia, possono scaricare in totale sicurezza soltanto in depositi di piccole-medie dimensioni con stock che non riescono a superare le 3000 tonnellate.
Questo quantitativo massimo permette al gestore del deposito di stoccaggio di non comunicare l’acquisto del carburante importato in maniera illegale attraverso il sistema INFOIL.
Alcune pompe bianche sfruttano allora l’espediente per evitare il controllo dell’agenzia del demanio e della finanza e risparmiano il costo di IVA e accise da versare allo stato. Non tutte operano in questo modo naturalmente, anche se i numeri arrivati negli ultimi tempi in tal senso sono preoccupanti. Fai attenzione.