No Cost, sicuramente qualcuno ricorderà quest’iniziativa. Si tratta di auto acquistate dagli utenti mediante un sistema particolare. L’azienda raggirava gli utenti, facendo credere di poter essere proprietari di auto di lusso gratis.
In realtà dietro tutto questo, si nascondeva una maxi truffa, portata a termine per anni dall’azienda Vantage Group. Gli acquirenti diventavano i proprietari delle automobili a gratis, facendo leva sul sistema pubblicitario.
L’utente poteva guidare ed entrare in possesso dell’automobile No Cost, pagando piccole rate ed essendo rimborsato dalle pubblicità presenti sulle auto.
No Cost, ecco come funzionava il raggiro
Si trattava di una proposta low cost, anzi No Cost, che a molti era sembrata, inizialmente, allettante. Lo schema che c’era dietro, era lo schema Ponzi però. Quindi i soldi dei nuovi clienti che aderivano al programma, venivano adoperati per pagare le rate di coloro che erano stati truffati da molto più tempo.
Nessun costo zero per nessuno quindi. I clienti all’inizio erano costretti ad aprire un finanziamento, pagando le spese dei messaggi pubblicitari. L’azienda poi versava ad ognuno di loro, la somma di pari importo della rata finanziaria. L’antitrust nel corso degli anni ha studiato la truffa, venendone a capo soltanto adesso.
Vantage Group è stata multata. Della truffa si sta occupando anche la Procura di Roma, che ha accusato l’azienda di evasione fiscale e riciclaggio. Giorno 6 luglio inizierà il processo. Le vittime stimate sono 4600.
Qual è l’attuale condizione degli utenti vittime di raggiro
Tutto questo serve a dimostrare come nel mondo del marketing, nessun bene è gratuito, il prezzo da pagare c’è sempre. Nel caso specifico, l’auto nuova infatti non poteva essere regalata in cambio di messaggi pubblicitari. Inizialmente i clienti, pagavano una somma di €7000, ovvero le spese di affissione della pubblicità.
Poi piano piano pagavano tutti da 340 a €440 in base alle rate che il cliente preferiva, andando a pagare non soltanto l’auto ma anche la quota delle spese del carburante e dell’assicurazione. Stiamo parlando di un progetto nato nel 2016, che aveva fatto sorgere qualche dubbio. Si parlava già ai tempi di truffa.
Il sistema però è crollato nel mese di agosto del 2018. Chi ha finito di pagare l’auto adesso non rischia il sequestro. Chi deve finire di pagare, purtroppo, dovrà comunque estinguere il finanziamento. Soltanto in seguito potrà fare richiesta di risarcimento.