Il GP degli USA di Formula 1 ha fatto emergere un grande Kimi Raikkonen. Il finlandese ha saputo tenere a bada gli assalti di Verstappen e di Hamilton che sino all’ultimo giro hanno tentato di scalzarlo dal primo posto. Una gara davvero splendida quella di Raikkonen che ha costruito la vittoria con una super partenza ed ha poi controllato gli avversari con una gestione impeccabile delle gomme. Ancora problemi per Sebastian Vettel, incappato nell’ennesimo errore della stagione. Un contatto con Ricciardo che poteva tranquillamente essere evitato. L’errore è stato causato dalla solita frenesia del tedesco di portarsi a ridosso del principale avversario Hamilton.
Morale della storia, Vettel ha nuovamente perso punti nei confronti dell’inglese, al quale basterà un settimo posto domenica prossima nel GP del Messico per vincere il quinto mondiale. Ora cerchiamo di analizzare la situazione in Casa Ferrari. Dalla gara di Monza, prova nella quale è arrivata la notizia dello “scaricamento” di Raikkonen per il 2019, in Ferrari sembrano essersi invertiti i ruoli. Proprio quando c’erano da tirare fuori gli artigli è emerso il meglio di Kimi (sulla carta il secondo pilota) ed il peggio di Vettel (3 toccate in 5 gare).
Analizzando i punti conquistati, sempre da Monza in poi, dai vari piloti di punta emerge un grande divario. Se Hamilton ha avuto un ruolino di marcia imprendibile (4 vittorie ed un terzo posto per un totale di 115 punti), al secondo posto non troviamo Vettel, ma Raikkonen. Il finlandese della Ferrari ha totalizzato 75 punti grazie ad una vittoria, un secondo, un quarto e due quinti posti. Bottas si ferma a 73 punti, Verstappen a 71 e Vettel solo a 62 punti. Insomma il tedesco ha perso 13 punti dal compagno di squadra in 5 gare e ben 53 da Hamilton. Seb ha perso il treno per il mondiale proprio nel momento sbagliato, mentre Raikkonen, zitto zitto, si sta togliendo alcuni sassolini dalle scarpe.
Detto della stagione 2018 che ormai porterà quasi certamente titolo piloti ad Hamilton e costruttori alla Mercedes, volgiamo lo sguardo al 2019. I regolamenti per la prossima stagione andranno a stravolgere le vetture. Ciò vuol dire che le nuove monoposto saranno piuttosto simili a quelle di quest’anno, con alcuni cambiamenti sull’ala posteriore (sollevata di 50 mm). Vettel sembra non essere più tranquillo come lo scorso anno e lo si vede dai suoi errori. Ferrari ha fatto bene a scaricare Raikkonen? Vero che il finlandese ha 39 anni, ma sta dimostrando di essere un top diver i tutti i sensi. Freddo, cinico e veloce, proprio gli attributi che dovrebbe avere Vettel in questa fase del mondiale.
Sono 10 i podi conquistati dai due ferraristi quest’anno, ma Raikkonen quando è giunto al traguardo non è mai andato oltre il sesto posto in Canada. Vettel è invece arrivato ottavo in Cina e sesto in Giappone. Insomma i numeri bocciano la scelta fatta dalla Ferrari per il prossimo anno. Tenere ancora per il 2019 Raikkonen forse sarebbe stata la scelta più concreta. In ogni caso non siamo qui per giudicare, ma per commentare. Se la Ferrari davvero vorrà il titolo 2019 dovrà evitare gli errori commessi in fase di strategia, ma soprattutto dovrà creare un clima “idilliaco” per Vettel. Il tedesco ultimamente rende solo quando tutto fila come deve filare. Oltretutto se Seb sarà sempre il pilota su cui puntare bisognerà avere un Leclerc che faccia da spalla e non da comprimario. Le incognite sono tante, vedremo cosa accadrà.