Tutto iniziò nel dicembre 2014 quando, a causa dell’approvazione della Legge di Stabilità voluta dall’allora Governo Renzi, venne di fatto eliminata l’agevolazione sul bollo per quanto concerne i veicoli storici. La norma, infatti, prevede attualmente il pagamento della tassa di circolazione per tutti quei veicoli con età compresa tra i 20 e i 29 anni di età. Una decisione che ha mandato su tutte le furie molti cittadini italiani, in possesso di mezzi con meno di 30 anni di vita. Gli stessi cittadini sempre più vessati da leggi che non fanno altro che impoverire le loro tasche.
Adesso, dopo questa mazzata, che ha riguardato anche artigiani e tappezzieri, nei giorni scorsi è arrivata una notizia negativa per tutti gli appassionati. Infatti, il Comune di Perugia, ha emesso un’ordinanza riguardo la circolazione dei veicoli immatricolati dopo il 2001 (quelle appartenenti alla categoria Euro 3). Una disposizione che ha scatenato polemiche a non finire, anche perché nell’ordinanza rientrano anche le auto storiche che, dunque, ogni sabato e domenica, dal 16 gennaio al 31 marzo, non potranno percorrere l’area centrale di Perugia e l’intero abitato di Ponte San Giovanni. In questo modo, l’appassionato di turno dovrà attendere il mese di aprile per godersi il suo veicolo nel centro della città umbra.
L’inquinamento è un problema grave, ma non si può risolvere limitando l’accesso di veicoli storici che, abitualmente in tutte le città d’Italia, circolano quasi sempre in occasione dei raduni. E, diciamoci la verità, è un peccato non poter ammirare mezzi che hanno fatto la storia del mondo. In tutto questo caos, tuttavia, a farne le spese sono sempre di più gli appassionati, ormai stanchi di essere trattati a pesci in faccia. Dopo il provvedimento di fine 2014, infatti, il mercato delle auto storiche, secondo le stime dei mesi scorsi, è calato del 20%. Un dato allarmante che dovrebbe far riflettere tutti, specialmente chi ha “partorito” questa idea.
E a proposito della decisione del Comune di Perugia, dal sito de Il Messaggero arriva testualmente questo appello: “Dunque perché non unire le forze ACI-Storico e club affiliati ASI per individuare gli autoveicoli da tenere fuori dalla famigerata e affrettata ordinanza? Aggiungerei anche la facoltà di parcheggiare in pieno centro sia il sabato che la domenica: stai a vedere che per rivitalizzare il centro di Perugia basta una esposizione di arzille vecchiette a quattro ruote? Ma le moto, qualcuno giustamente esclamerà. Certo, spazio anche a loro. Nel frattempo iniziamo una sana e democratica raccolta di firme, alla politica fa sempre bene intravedere numeri che evocano fantasmi… e scissioni. Meditate gente”.
Photo Credits | Daniel Nanescur/.splitshire