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MotoGP

Quartararo-Yamaha: matrimonio stellare dopo il rischio divorzio

Dopo qualche mese di tensione tra Fabio Quartararo e Yamaha adesso la situazione va a gonfie vele: il francese verso il secondo titolo MotoGP.

Fabio Quartararo – Motori.News

Fabio Quartararo ha tenuto banco anche nella prima parte di stagione, quando i risultati non erano entusiasmanti. Sin dai test preseason aveva compreso che il motore della sua Yamaha M1 non aveva fatto nessun passo avanti in termini di potenza. Nonostante 18 mesi di congelamento e un inverno a disposizione degli ingegneri per sviluppare il prototipo 2022, il quattro cilindri in linea continuava a lamentare un handicap di top speed di 10 km/h in meno rispetto ai rivali.

In una categoria dove si gioca tutto sul filo di pochi decimi, perderli su un rettilineo costringe ad impostare le gare diversamente. C’è l’obbligo “morale” della qualifica, con una moto che può ambire a vincere se riesce a partire dalle prime fila, anzi, dalla prima curva. I problemi tecnici della M1 richiedono un particolare stile di guida e possibilmente di evitare rimonte, a causa di una gomma anteriore che va sotto stress e aumenta di pressione se costretta ad inseguire. Per colmare quel gap sul rettilineo Fabio Quartararo deve guidare al limite in percorrenza di curva, obiettivo che finora sta centrando in pieno.

Dal rischio rottura al vertice del Mondiale

Fabio Quartararo – Motori.News

Non vince il più veloce, ma il pilota più completo e costante, che sbaglia poco e nulla. Qualità che ha dimostrato di avere, che lo ha messo in condizione di poter avere garanzie certe dalla Casa di Iwata prima della firma. Un ottimo lavoro di contrattazione svolto anche dal suo manager Eric Mahè, consapevoli di avere il coltello dalla parte del manico. Chi aveva da perdere era soprattutto la Yamaha, con Honda pronta a mettere le mani su Quartararo se ce ne fosse stata occasione.

L’inizio di campionato 2022 è stato al di sotto delle aspettative, ha più volte bussato alle porte dei piani alti di Iwata. In tutta risposta sono arrivate alcune garanzie tecniche, l’arrivo di Luca Marmorini è il primo chiaro segnale che Yamaha vuole dare una svolta all’evoluzione della YZR-M1. Ma non sono mancati momenti di tensione tra team e pilota. “Speravo in un motore più veloce, ma non è arrivato. Così ho iniziato a lamentarmi della velocità“. C’era poco e nulla da fare con il congelamento del motore, non restava che compierlo personalmente lo step.

Dopo settimane di tira e molla la firma, forse agevolata anche dall’uscita di scena della Suzuki, che ha rimescolato le carte del mercato piloti. “A Jerez ero pronto a lasciare la Yamaha, ma hanno messo sul tavolo un progetto che mi piaceva – ha detto Quartararo a Speedweek.com -. Hanno ingaggiato ingegneri che stanno lavorando intensamente sul motore 2023 e sono molto a mio agio con la M1“.

Luigi Ciamburro