Piano del Governo sulla patente che potrebbe cambiare completamente le regole in merito alle infrazioni stradali.
Tutte le persone che decidono di mettersi al volante in strada sono obbligate a farlo solo dopo aver conseguito la regolare patente di guida e, in aggiunta, essere in possesso di tutti i requisiti psicofisici adatti. Inoltre, bisognerà essere in regola con il pagamento del bollo, con la polizza RC Auto e con diversi altri aspetti.
Ci riferiamo ai vari tagliandi e alla revisione dell’auto. La manutenzione ordinaria e straordinaria, dunque, è fondamentale e anche obbligatoria. Gli agenti delle forze dell’ordine possono in ogni istante fermarti in strada e controllare che tutto sia in regola sotto ogni punto di vista.
Gli agenti di controllo possono notificare multe stradali, a causa di alcune infrazioni commesse a bordo della propria auto. Nei casi più gravi, si può arrivare anche alla revoca della patente.
Che cosa avrebbe deciso il Governo per il prossimo futuro? Ecco tutto quello che c’è da sapere su una proposta che potrebbe cambiare per sempre la situazione sulle strade del nostro Paese. Scopriamo nel dettaglio il piano del Governo riguardante la patente.
Ogni anno, purtroppo, assistiamo a un numero sempre più in aumento in merito agli incidenti stradali. Sono sempre di più le fasce più giovani della popolazione a correre seri rischi al volante e a mettere a repentaglio la loro sicurezza e quella delle altre persone in strada.
Nei casi più gravi, gli incidenti possono essere anche mortali. Una vera e propria piaga, dovuta alle disattenzioni alla guida e al mettersi al volante in condizioni non proprio ideali. Il Codice della Strada proibisce espressamente di mettersi alla guida dopo aver assunto stupefacenti o dopo aver bevuto troppo alcol.
Il tasso alcolemico limite, infatti, è di 0,5 g/l. Oltre questa soglia, scattano multe severissime e sospensione della patente di guida. La somma da pagare e le altre misure in riferimento alla sospensione della patente e alla confisca del mezzo, variano in base al tasso alcolemico raggiunto.
Nel caso più grave – farsi trovare con un tasso alcolemico superiore agli 1,5 g/l – si può arrivare a una sanzione fino a 6 mila euro, all’arresto fino a un anno, alla sospensione della patente fino a 2 anni e alla confisca della macchina.
In questo articolo, vogliamo far luce sulla proposta del Governo per arginare il più possibile la piaga della guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
In Italia chi viene “beccato” alla guida quando non è in possesso dei giusti requisiti psicofisici subisce sempre la revoca della patente. La stessa cosa avviene in caso di guida con patente già sospesa. La revoca, però, non è mai definitiva.
Anche nel caso in cui si dovesse finire sul penale, l’automobilista può conseguire una nuova patente dopo un determinato periodo. Chiunque si dovesse rendere protagonista di un omicidio stradale, dopo aver guidato da ubriaco, può tornare ad avere la patente dopo 5 o 10 anni. Cosa potrebbe cambiare in futuro?
Le stragi sulle strade – specie nel weekend o il sabato notte – sono sempre più in aumento. Una situazione sempre più insostenibile. Il Governo vorrebbe porre un freno a questo problema, imponendo pene esemplari per chi viene colto alla guida in condizioni non idonee.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha rivelato recentemente di volerci andare giù duro con chi dovesse essere colto al volante sotto effetto di droghe o ubriaco oltre una certa soglia.
Secondo l’esponente della Lega, infatti, le sanzioni e le pene accessorie attuali non basterebbero a scoraggiare le persone a compiere tali mosse al volante. Una revoca a vita della patente, invece, potrebbe cambiare radicalmente le cose.
Queste le parole di Salvini sull’argomento: “La revoca a vita della patente deve essere considerata, nei casi più gravi. Chi si mette al volante imbottito di cocaina oppure ubriaco è un possibile assassino. Diverse associazioni che riuniscono i familiari delle vittime dei pirati della strada vorrebbero la revoca a vita di questo documento nei casi peggiori”.